Il monastero di Sabiona - Wiki Commons
Tra tante comunità monastiche che chiudono, una che (forse) riapre. Succede in Trentino Alto Adige, diocesi di Bolzano-Bressanone, per la precisione nel monastero di Sabiona dove stanno per trasferirsi alcuni monaci cistercensi provenienti dall’abbazia austriaca di Heiligenkreuz. L’intenzione, al momento, è di fermarsi cinque settimane che però serviranno a valutare se ci sono le condizioni di un riavvio definitivo della vita comunitaria che manca da quasi due anni. Era infatti il 21 novembre 2021 quando il vescovo diocesano Ivo Muser salutava le ultime due religiose che lasciavano, decretando la conclusione di una storia iniziata nel 1865 con l’arrivo delle prime cinque benedettine. Tra chi salirà sulla rupe della Valle Isarco che guarda dall’alto il borgo di Chiusa, anche l’abate di Heiligenkreuz, Maximilian Hein che si augura Sabiona possa diventare un centro spirituale e pastorale. «La nostra permanenza – spiega Hein - serve a definire un orientamento e non può già essere considerata come un impegno vincolante o una rinuncia. Dopo le esperienze che faremo sotto vari aspetti e la necessaria riflessione, sarà il Capitolo dell'abbazia a decidere».
Pellegrini in cammino verso il monastero - Dall'archivio di Avvenire
Fiducioso anche monsignor Muser. «Questa permanenza – osserva il vescovo di Bolzano-Bressanone - serve proprio a comprendere e valutare quali siano le condizioni necessarie per portare nuova vita nel monastero. Sono convinto che i monaci di Heiligenkreuz sarebbero una garanzia per far tornare Sabiona ad essere luogo spirituale con carisma pastorale. Spero quindi vivamente che il cammino comune intrapreso porti in una buona direzione. Chiedo a tutti di accompagnare questo percorso con apertura e con la preghiera».
Durante il loro soggiorno a Sabiona, i monaci di Heiligenkreuz celebreranno la Messa e la Liturgia delle ore, che saranno aperte a tutti i fedeli.