In preghiera nel santuario cubano - Foto di archivio
La maratona di preghiera promossa dal Papa per invocare la fine della pandemia, si ferma ai piedi della patrona di Cuba. Oggi è infatti il santuario di Nostra Signora della Carità del Cobre, il centro dell’iniziativa. Il curioso appellativo, El Cobre, non richiama naturalmente il serpente ma il nome del villaggio, a una trentina di chilometri da Santiago, dove da oltre quattro secoli si estrae il rame (”cobre” in spagnolo).
Il santuario di Nostra Signora della Carità del Cobre - Foto di archivio
Qui la devozione mariana è lunga almeno quattro secoli e fa riferimento a una statua di legno alta circa sessanta centimetri, ritrovata nel 1606 da Juan Moreno un giovanissimo schiavo nero, operaio in una salina, che la vide galleggiare sulle acque della Bahia de Nipe. La statua recava la scritta “Virgen de la Caridad”, Vergine della Carità. Altre ricostruzioni, considerate meno affidabili, parlano del “voto” fatto da un comandante spagnolo scampato a una tempesta, e di tre dispersi in mare che la recuperarono dall’acqua. Inizialmente portata nel villaggio di Barajagua, l'immagine, che rappresenta la Madonna con in braccio Gesù Bambino che sorregge il mondo, venne quindi trasportata a El Cobre dove nel 1684 fu costruito un santuario. La devozione a Maria è profondamente radicata nel popolo cubano che non ha smesso di invocarla e frequentarla neppure negli anni di ateismo di Stato. Nel 1916 la Vergine della Carità è stata proclamata patrona di Cuba.
Tra i tanti visitatori del santuario anche Ernest Hemingway che vi lasciò la medaglia ricevuta per il Nobel della letteratura nel 1954 come segno di ringraziamento, ala Madonna e al popolo cubano, per avergli ispirato “Il vecchio e il mare”.
Anche oggi come per tutto il mese di maggio la preghiera sarà trasmessa alle 18 sui canali ufficiali della Santa Sede. L’intenzione speciale sarà per i farmacisti e il personale sanitario.
Ernest Hemingway - Wiki Commons