Continua, lento e composto, a scorrere il fiume di gente di ogni nazionalità arrivata in piazza San Pietro per rendere omaggio a Benedetto XVI. Un'onda lenta segnata da due sentimenti forti verso il defunto: gratitudine e affetto. Una preghiera comunitaria che si leva in cielo come una musica di Mozart, che tanto Ratzinger amava.
Nel secondo giorno del saluto alla salma del Papa emerito, prima di mezzogiorno, si contavano 25mila persone sfilate davanti al feretro esposto nella Basilica vaticana. Nella giornata di ieri erano stati oltre 65mila, oggi sono stati oltre 70mila. Nel complesso si calcola siano stati quasi 140mila i fedeli a entrare in San Pietro.
Dalla penombra della Basilica petrina altrettanto compostamente la gente esce e tanti sono gli occhi lucidi, nella mente forse le ultime parole pronunciate da Benedetto XVI, quel “Signore, ti amo”, cifra e luce del ministero sacerdotale, pastorale e papale che ha accompagnato l'intera vita di Joseph Ratzinger.
Nelle interviste raccolte da Radio Vaticana - Vatican News c’è chi ringrazia il Signore per averci donato Benedetto XVI, c’è chi è arrivato in San Pietro con spirito di pellegrinaggio: tutto in una giornata, da Milano, da Torino, da Napoli, solo per dire grazie a Joseph Ratzinger. E non manca chi vuole perdono al Papa emerito per non aver pienamente compreso il suo messaggio quando era Pontefice, messaggio poi riscoperto attraverso i suoi scritti. Di sicuro - questo il pensiero comune - quel magistero continuerà a insegnare molto anche ora che Benedetto XVI è tornato alla casa del Padre.
Parte della Piazza San Pietro è stata messa a disposizione delle emittenti radiotelevisive che riprenderanno le esequie giovedì 5 gennaio, celebrate da Papa Francesco. Si attende l’arrivo di autorità da tutto il mondo e di circa 70 mila partecipanti.