Al centro della foto suor Maria Angela Roncalii (al secolo Giuseppina)
Fu apostola dei malati nelle strutture sanitarie del Lazio
Aveva novantaquattro anni e ed era malata da tempo, suor Maria Angela (all’anagrafe civile Giuseppina) Roncalli, nipote di san Giovanni XXIII, mancata lunedì 6 gennaio a Roma. Figlia di Giovanni, fratello del Pontefice e di Caterina Formenti, era quartogenita della coppia che aveva avuto nove figli, fra i quali un altro sacerdote, monsignor Giovan Battista Roncalli, parroco di San Gregorio di Cisano e canonico del Duomo di Bergamo. Faceva parte della Congregazione delle Figlie di Nostra Signora del Sacro Cuore che ha sede sulla Cassia (Roma) e a lungo aveva lavorato in strutture sanitarie laziali, nella Capitale e per breve tempo anche ad Ariccia. Dalla stessa Congregazione è nata la “Casa di Cura Nostra Signora Del Sacro Cuore”, situata a Roma in via Cardinal Pacca. Qui, soprattutto, suor Maria Angela aveva prestato il suo servizio con professionalità, umanità e discrezione. Una grande esperienza infermieristica, la sua, nota anche allo zio il papa buono che però, poche volte, pur essendo a Roma, ben consapevole del suo ruolo, si recò ad incontrare negli anni del Pontificato: “ Visita di Suor Angela, mia nipote: che quanto ai miei disturbi mi mise il cuore in pace. Lei è infermiera. Mi capita quanto avviene a tutti della mia età: il rimedio per vivere a lungo fra questi incomodi è in una parola sola la pazienza di sapercisi adattare come fan tutti. Anche mio fratello Zaverio, zio di lei, e più giovane di me soffre lo stesso in pace”, si legge sul diario del pontefice sotto la data 21 dicembre 1961. Nonostante la lontananza da Sotto il Monte, il paese natale, suor Maria Angela ha sempre mantenuto uno stretto legame con tutti i familiari, in particolare i fratelli e le sorelle (Enrica, Angelo, Teresina, don Giovan Battista, Saverio, Flaviano, Aurelia e M. Letizia), come pure i cugini e i nipoti, a volte reincontrati in occasioni di cerimonie in Vaticano . La sua relazione epistolare con lo zio risale in ogni caso ai tempi delle sue missioni all’estero. “... Ti seguo sempre con ispirito e la conversazione delle nostre anime continua”, le scriveva da Parigi il 21 gennaio 1948 lo zio nunzio apostolico che con gli stessi sentimenti seguiva l’altra nipote religiosa, suor Anna, missionaria all’Asmara fra le Pie Madri della Nigrizia (e le due cugine suore si sarebbero ritrovate al capezzale dello zio Pontefice all’alba di quel giugno 1963). I funerali della religiosa si svolgeranno mercoledì, 8 gennaio, a Roma, quindi giovedì 9 gennaio la salma verrà portata a Sotto il Monte (Bergamo) e collocata per un ultimo saluto nella chiesa di Santa Maria di Brusicco, prima della tumulazione nel cimitero del paese.