sabato 22 luglio 2023
Amnesty: scelta di indipendenza. Tajani: «Torni come vuole, a noi interessava liberarlo». Malumori nel centrodestra
Zaki ringrazia ma rifiuta il volo di Stato
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«La sensazione migliore è la libertà». Patrick Zaki sembra quasi non credere ancora alla sua scarcerazione. Dopo la grazia presidenziale in Egitto, arrivata con la mediazione italiana, lo studente cerca di riprendere in mano la sua vita, sospesa per oltre tre anni, e di pianificare il suo imminente futuro: tornare a Bologna il prima possibile («il sogno tanto atteso », dice in un tweet), per poi rientrare al Cairo per sposare la sua fidanzata. Un viaggio che continua a slittare: atteso in Italia ieri, poi oggi, ha annunciato lui stesso «un leggero cambiamento nei piani» con il ritorno domani con un volo di linea a Milano. Il giovane ricercatore egiziano ha infatti rifiutato un volo speciale dal Cairo a Ciampino messo a disposizione da Palazzo Chigi per evitare di dover incontrare o farsi assistere dalle autorità italiane. Un rifiuto che avrebbe irritato e non poco il governo, che lo stesso Zaki aveva ringraziato il giorno prima.

«Decidere di viaggiare su un volo di linea non è un gesto di opposizione politica, ma di indipendenza», ha affermato Riccardo Noury, portavoce di Amnesty Italia. «La reputazione dei difensori dei diritti umani si basa sulla loro indipendenza dai governi. Ringraziano e apprezzano quando si fanno delle cose per loro, e infatti Patrick ha ripetutamente ringraziato governo e ambasciata », ha chiarito Noury.

«Gli è stata offerta questa possibilità ma non è un obbligo», ha minimizzato il ministro degli Esteri Anotnio Tajani, rivendicando il successo dell’azione del governo: «A noi interessava liberarlo, come torna è una sua scelta». Toni analoghi dal ministro della Difesa, Guido Crosetto: «Una scelta personale che ci ha fatto anche risparmiare dei soldi. Di conseguenza, va bene così». 

La decisione di Zaki, tuttavia, ha alimentato le polemiche, con la maggioranza che denuncia strumentalizzazioni da parte dell’opposizione: «Il centrodestra fa i fatti e la sinistra italiana e internazionale vive solo nel rancore e nel livore», ha dichiarato il senatore forzista Maurizio Gasparri. «Al giovane Patrick vorremmo ricordare che dire “grazie” non è un atto politico, né una scelta di campo, così come non lo è salire sul volo di Stato e farsi fotografare con le autorità. Ma solo umana riconoscenza e buona educazione», gli ha fatto eco Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati.

Ma per Luana Zanella, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera, la scelta di Zaki appare invece «un comportamento apprezzabile, consapevole che la partita è aperta per tutti quelli ancora in galera», come lui stesso ha ricordato non appena liberato. La sua partenza per l'Italia è slittata ancora perché - ha spiegato lo stesso Zaki su Twitter - «i documenti ufficiali per revocare il divieto di viaggio saranno finalizzati domenica (domani, ndr) a mezzogiorno». Lo studente - arrestato nel 2020 appena atterrato all’aeroporto del Cairo al ritorno dall'Italia - stavolta vuole muoversi in estrema sicurezza e, prima di partire, assicurarsi «che la situazione legale sia chiara al 100%. Ma stai tranquilla Bologna - dice il ricercatore - arrivo tra un paio di giorni».

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