venerdì 8 marzo 2024
I dati del Viminale: crescono le denunce. La comunità ebraica a Roma attacca “Non una di Meno” per gli eventi previsti oggi. «Dimenticate le vittime della follia di Hamas del 7 ottobre»
I manifesti coi volti delle donne israeliane ancora in ostaggio di Hamas

I manifesti coi volti delle donne israeliane ancora in ostaggio di Hamas - Ansa

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Sono state 120 le donne uccise nel 2023, delle quali 64 da partner o ex compagni. Il calo del 6% rispetto a un anno prima va letto alla luce di altri due dati: i 20 femminicidi avvenuti dall’inizio del 2024 al 3 marzo scorso, che confermano il dato 2023, con una media di più di una donna morta ogni tre giorni. E soprattutto l’aumento dei casi denunciati di violenza sessuale: negli ultimi quattro anni il trend di crescita è netto, secondo i dati contenuti nel report “8 marzo. Giornata internazionale dei diritti della donna. Donne vittime di violenza”, diffuso ieri dal Servizio analisi criminale della Direzione Centrale Polizia Criminale, Ufficio a composizione interforze del Dipartimento della pubblica sicurezza. Il Viminale, in particolare, legge quest’ultima tendenza come il parziale «affioramento di un sommerso», ossia la testimonianza anche di una aumentata sensibilità verso il fenomeno. Nel rapporto viene definito «interessante» anche il dato inerente all’applicazione del Codice rosso, che vede un «significativo incremento» sia dei delitti commessi che delle «segnalazioni a carico dei presunti autori noti», come la violazione di provvedimenti di allontanamento della casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa. Anche l’incidenza delle donne uccise in ambito familiare e affettivo evidenzia una diminuzione tra il 2020 e il 2023: in circa un quarto dei casi le uccisioni di donne si collocano nel quadro del rapporto genitori/figli. Ad uccidere le madri sono stati nell’89% degli episodi i figli maschi. I presunti autori degli omicidi di donne risultano individuati con percentuali intorno al 90%.

Che 8 Marzo sarà quello che si celebra oggi? Sarà come sempre una giornata di rivendicazione dei diritti mai raggiunti, per l’universo femminile, e non mancheranno polemiche. La prima si è già accesa ieri sera a Roma. «Un corteo che esclude le israeliane, le donne ebree, un corteo schierato che dimentica le donne stuprate, uccise, deturpate il 7 ottobre». Parole della presidente dell’Unione delle Comunità ebraiche, Noemi Di Segni, che ha attaccato l’appuntamento promosso da” Non una di Meno”. Al centro della polemica il manifesto delle militanti transfemministe che, ancora una volta, in aperta solidarietà col popolo palestinese, hanno chiesto «l’immediato cessate il fuoco su Gaza per fermare il genocidio, la fine dell’apartheid e dell’occupazione coloniale in Palestina», condannando «colonialismo e imperialismo nel mondo».

Intanto, si sono celebrati ieri i funerali di Sara Buratin, la 41 enne di Bovolenta, nel Padovano, ammazzata con 50 coltellate dall’ex compagno, Alberto Pittarello, poi suicidatosi nel fiume. Centinaia di persone, gran parte del paese, si sono strette attorno ai familiari della donna, in particolare alla figlia 15enne della coppia, che il 27 febbraio è rimasta orfana dei genitori. La semplice bara, coperta da fiori rossi e bianchi, è stata accarezzata dai tanti che hanno voluto dare l’ultimo saluto alla giovane donna, unanimemente descritta come “solare, piena di energia e gioia”. All’ingresso della chiesa la foto di lei, sorridente e felice. Il paese ha osservato ieri il lutto cittadino. Nella parrocchia sono arrivati i colleghi di lavoro di Sara, gli amici del mondo dello sport, la sua passione, e persone che non conoscevano la coppia ma hanno voluto esprimere la loro solidarietà alla vittima di questo ennesimo femminicidio. Nell'omelia, don Lodovico Casaro ha invitato i presenti a pregare per entrambe le vittime, e soprattutto per la loro giovane figlia, che dovrà affrontare la prova più dura.

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