lunedì 20 aprile 2020
Il rinvio interessa sette Regioni - Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle D’Aosta - e oltre mille Comuni. Probabile election day in autunno
Slittano le elezioni amministrative, ok del Cdm. Zaia: «Rinvio scandaloso»

Ansa

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Il Consiglio dei ministri ha dato disco verde al rinvio delle elezioni amministrative previste per la primavera 2020. Sette le Regioni chiamate alle urne e che, causa emergenza Covid19, dovranno dunque rinviare l’appuntamento elettorale: si tratta di Veneto, Liguria, Campania, Toscana, Marche, Puglia e Valle D’Aosta. A questi rinnovi si aggiungono oltre mille Comuni in scadenza di manato e dunque interessati al rinvio che è stato approvato pochi minuti fa dal Cdm. L’ipotesi approdata sul tavolo all’inizio della riunione era quella di una finestra larga che andasse dalla metà di luglio al mese di novembre e con ultima data utile domenica 8 novembre, con la possibilità per i Comuni di un election day. Ma la finestra elettorale per le amministrative decisa dal Consiglio dei ministri, dovrebbe invece andrare dalla metà del mese di settembre al mese di dicembre.

«Oggi in Consiglio dei ministri abbiamo deciso di rinviare le elezioni regionali per permettere la partecipazione democratica. Ipotizziamo un eventuale election day tra settembre e ottobre per risparmiare in termini di tempo e risorse», scrive su twitter il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Federico D’Inca, aggiungendo che le condizioni di sicurezza necessarie per il voto e gli adempimenti precedenti «non sono compatibili con la
convocazione di elezioni prima di settembre». Non sono d’accordo, però, 4 governatori interessati - Giovanni Toti (Liguria), Vincenzo De Luca (Campania), Michele Emiliano (Puglia) e Luca Zaia (Veneto) -, i quali chiedono in una nota che gli elettori possano esprimersi «nei tempi più rapidi possibili». Perciò, «ritenendo, per quanto si può prevedere oggi, che l’estate sia più sicura sul piano epidemiologico», insistono per «allargare la finestra di voto a luglio». E a sera Luca Zaia ha rincarato la dose: «È scandaloso quello che ha deciso di fare il governo. Aveva un accordo e il parere positivo dei governatori, per andare a votare il prima possibile: la finestra più sicura era quella di luglio. Sappiamo che vi sarà una recrudescenza del virus in autunno. Hanno scelto l'autunno».

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