Anna Foglietta, Celeste Costantino, Fiorella Mannoia, Lella Palladino, Giulia Minoli alla presentazione della Fondazione Una nessuna centomila - FOTOGRAMMA
Un anno dopo il grande concerto "Una. Nessuna. Centomila" all'Arena di Campovolo - 100mila spettatori per dire no alla violenza di genere -, il progetto raddoppia con la nascita di una Fondazione e la "replica" del live, il 26 settembre all'Arena di Verona.
L'annuncio questa mattina da parte di una emozionata Fiorella Mannoia, che dell'evento era stata una delle madrine. "A un anno di distanza da quell'esperienza meravigliosa, il più grande concerto mai realizzato contro la violenza sulle donne, sono due le novità che annunciamo - conferma Mannoia, che fu una delle sette artiste coinvolte -: la prima è la nascita della Fondazione Una Nessuna Centomila, la seconda è che il live torna il 26 settembre all'Arena di Verona e diventerà un appuntamento fisso negli anni".
Sul palco, oltre all'interprete romana ci saranno Alessandra Amoroso, Annalisa, Elodie, Emma, Francesca Michielin, a artisti uomini come Samuele Bersani, Brunori Sas, Tananai, Achille Lauro. Altri artisti verranno annunciati nelle prossime settimane. "E ci saranno anche Paola Turci e Noemi", ha aggiunto Mannoia. I proventi del concerto verranno erogati a strutture selezionate dalla Fondazione, nata per sostenere la prevenzione e il contrasto delle violenza maschile sulle donne grazie alla volontà delle quattro fondatrici Fiorella Mannoia, Giulia Minoli, Celeste Costantino, Lella Palladino. La presidente è Giulia Minoli.
"I numeri parlano chiaro: ogni tre giorni una donna muore per mano di un uomo - sottolinea Mannoia -. Questa è una guerra, ma in qualche modo ci stiamo abituando, come alle morti in mare. Leggiamo un trafiletto sul giornale, diciamo 'poverina' ma non ci colpisce più. Bisogna agire: siamo passati dal 33/o al 79/o posto della classifiche mondiale del gender gap".
I numeri, in effetti sono impietosi: in Italia meno di una donna su due lavora, il 37% non ha un conto corrente, il 60% non ha autonomia economica, il 67% del lavoro di cura è a carico delle donne.
"Alle donne che chiedono aiuto per prima cosa dobbiamo trovare un posto di lavoro, dare un'autonomia finanziaria". Perché le violenze non sono solo fisiche, ma economiche, psicologiche, burocratiche. E diventa quindi fondamentale sostenere le organizzazioni e le strutture che si adoperano in questo senso.
Obiettivo della Fondazione Una Nessuna Centomila, inquadrata come ente del terzo settore, sarà proprio sostenere e rafforzare i centri antiviolenza e le case-rifugio, spingere sulla prevenzione, passando soprattutto attraverso il lavoro nelle scuole e creare format culturali da portare in diverse realtà.
Celeste Costantino ha annunciato che questa sera (lunedì) "ci sarà una fiaccolata dedicata a Michelle (la ragazza uccisa nel quartiere Primavalle di Roma da un coetaneo, ndr), ma sono troppe le donne che muoiono e non possiamo ricordarci di questo problema solo quando vediamo i bollettini di morte. Dobbiamo sostenere chi questo lavoro lo fa da tempo e promuovere chi non ha la voce, la forza o gli strumenti per incidere nei territori".
Con la fondazione nasce anche un laboratorio artistico al quale - come spiega Giulia Minoli - "hanno aderito Caterina Caselli, Paola Cortellesi, Massimiliano Cagliazzo, Edoardo Leo e Anna Foglietta". Servirà per sostenere progetti culturali di promozione legati alla Fondazione.