giovedì 2 febbraio 2017
I parlamentari Endrizzi e Mantero accusano l'esecutivo: «Elimina le macchinette improduttive, così il settore risparmia e i cittadini s'impoveriscono»
M5S: «È una museruola agli enti locali»
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Anzitutto un sospetto: «Questa bozza elaborata dal governo è molto più articolata rispetto a quelle confezionate in precedenti occasioni, per cui viene il dubbio che dietro le quinte possano già esserci state contrattazioni con alcuni enti locali o addirittura pre-accordi di massima». Il giudizio del Movimento 5 Stelle sulla proposta in tema di azzardo con cui Palazzo Chigi dovrebbe presentarsi oggi alla Conferenza Stato-Regioni è «fortemente negativo». Il senatore Giovanni Endrizzi, esperto per il M5S dell’argomento, analizza nel dettaglio il testo di dieci pagine in cui riscontra «numeri e argomentazioni ingannevoli oltre a una volontà di fondo da parte del governo di non voler risolvere questa piaga sociale».

Il parlamentare del primo partito d’opposizione trova solo un punto condivisibile in tutto il documento: «Per la prima volta si confessa candidamente che la liberalizzazione dell’azzardo ha provocato una nuova emergenza sociale e che le conseguenze sono state finora trascurate. In pratica si tratta di un j’accuse nei confronti dei precedenti esecutivi per il loro pessimo operato». Per il resto, secondo Endrizzi, «si solleva una cortina di slogan, paraventi e mistificazioni pericolose ». Come quella relativa alla diminuzione della reclame per gli attori del settore. «Ci si vanta – aggiunge il deputato del M5S Matteo Mantero – di una 'drastica riduzione degli spazi pubblicitari' quando in realtà hanno lasciato indisturbati i canali sportivi, le sponsorizzazioni, le pubblicità online... ». Un’altra nota dolente è data dall’intera impostazione del provvedimento. «Il governo si guarda bene dal dire che la spesa in azzardo deve diminuire. Si enfatizza una riduzione delle macchinette, peccato però che vengono eliminate prevalentemente quelle improduttive – prevedono Endrizzi e Mantero –. Ce ne saranno di meno ma organizzate in modo più efficiente. Così il settore risparmia e l’impoverimento delle famiglie italiane continua».

Oltre al danno, il senatore vede anche la beffa. «Ai gestori di bar e tabaccherie sarà sufficiente trasformarsi in 'sale di tipo A' (fare un corso di formazione, adeguare i locali, inserire dei controlli...) e potranno continuare a tenere la macchinette; con lo stesso stratagemma si potranno aprire sale slot e vlt a fianco di chiese, scuole, centri per anziani e, più in generale, a pochi passi da ogni luogo sensibile». Dietro questo 'trucchetto', per i Cinque Stelle, si nasconde il vero scopo di tale accordo: «Vogliono mettere la museruola a leggi e regolamenti adottati finora da Regioni e Comuni virtuosi a tutela della salute dei cittadini. Sarebbe davvero grave che, per promesse o minacce da parte del governo, le Regioni accettassero un simile piano».

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