Lo stadio San Siro di Milano - Fotogramma
Svolta (con lite) sullo stadio di san Siro. Inter e Milan hanno inviato a Palazzo Marino la manifestazione di interesse e quindi parte l’iter per una valutazione complessiva che potrebbe concludersi con l’acquisto dell’area. La conferenza stampa del sindaco Giuseppe Sala per l’annuncio, salta però per le proteste delle opposizioni.
L’attesa, sperata, invocata svolta è quindi arrivata. In mattinata, durante la cerimonia per il 4 Novembre, il primo cittadino era tornato sull’argomento. «Lasciamo un attimo star la valutazione che è stata fatta – aveva detto –. Se le squadre mandano una manifestazione di interesse tutto a questo punto si può velocizzare e verrà chiarito tutto». Una speranza che si è concretizzata nel pomeriggio.
Milan e Inter, si legge nella nota diramata da Palazzo Marino, confermano la volontà dei club di proseguire con l’iter «con un elemento significativo di novità», cioè non si parla più di diritto di superficie ma di acquisizione di stadio ed aree, con la realizzazione di un nuovo impianto. Le due squadre, se l’accordo andrà in porto, rinuncerebbero alle aree già individuate (Milan a San Donato, Inter a Corsico) per restare all’interno della città.
Per questo, continua ancora la nota del Comune, già da oggi «si avvieranno incontri operativi con i club che, partendo dalla condivisione della valutazione dell’Agenzia delle Entrate, delineeranno il percorso affinché possano presentare l'aggiornamento del documento di fattibilità, incluso il quadro economico dell’operazione». La valutazione dell’Agenzia si aggira sui 200 milioni di euro, una cifra che sarebbe stata ritenuta accettabile dalle due compagini calcistiche che hanno deciso di anticipare i tempi e hanno dato a PalazzoMarino la loro disponibilità a comperare lo stadio stesso e le aree circostanti. Poi San Siro verrebbe in parte abbattuto: la Soprintendenza alle Belle Arti ha infatti dato il via libera alla distruzione del terzo anello (quello aggiunto per i mondiali di calcio di Italia ‘90) e alla parziale demolizione del manufatto restante. A poche centinaia di metri, invece, dovrebbe sorgere la nuova struttura.
Tutto fatto? Non ancora: resta il passaggio in aula. A breve, arriverà in Consiglio comunale a breve una delibera di iniziativa consiliare per procedere con un bando pubblico alla riqualificazione dello stadio Meazza, «mantenendo in modo vincolato la proprietà al Consiglio». Lo ha annunciato il consigliere del Misto Enrico Fedrighini intervenendo in Aula. E anche la decisione del sindaco di annunciare la scelta di Milan e Inter prima di passare per lil Consiglio, ha portato a una situazione di grande tensione. Alcuni consiglieri del centrodestra sono entrati nella Sala dell'Orologio mentre la stampa era in attesa del primo cittadino. Il sindaco ha quindi deciso di non parlare con la stampa. «Non è possibile che non venga a riferire in aula mentre è già convocata – hanno accusato Samuele Piscina e Alessandro Verri della Lega, che hanno parlato insieme a Deborah Giovanati di Forza Italia e ai consiglieri di Fratelli d'Italia, Enrico Marcora e Marco Bestetti –, è calpestare una istituzione che ha già chiesto a Sala di venire a riferire in aula sullo stadio».
Il centrodestra ha rimarcato poi la richiesta di un Consiglio straordinario espressa già due anni fa e anche di recente. Critiche anche da Fedrighini e duro attacco del consigliere dei Verdi, Carlo Monguzzi. «La provocazione di ignorare il Consiglio Comunale con una modalità così pacchiana è veramente inaccettabile», ha detto.
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