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Via libera del Ministero dell’Istruzione e del Merito al pagamento delle supplenze brevi. Il problema, che si ripropone puntualmente da almeno dieci anni, riguarda migliaia di insegnanti precari che da settembre non sono ancora stati pagati. Nelle scorse settimane, alla nostra redazione è arrivata una drammatica lettera di una docente di scuola dell’infanzia di Cagliari, che, non avendo ricevuto lo stipendio, così scriveva: «Il mio conto è a zero, perché ho pagato il mutuo e le bollette. Non posso fare la spesa per mangiare».
Ora lo stesso ministro Giuseppe Valditara, ha annunciato che, «grazie alla sinergia e alla stretta collaborazione» tra viale Trastevere e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, «NoiPa ha avviato la procedura di emissione straordinaria rendendo così disponibile il pagamento delle supplenze brevi ancora pendenti per un volume finanziario pari a circa 300 milioni di euro. L’esigibilità dei pagamenti – prosegue la nota di Valditara – sarà a partire dal 18 gennaio e riguarderà tutti i ratei pregressi del 2023, compresi gli emolumenti del mese di dicembre che sono stati autorizzati dalle scuole».
Inoltre, annuncia il ministro Valditara, «facendo seguito alle numerose interlocuzioni avvenute nei mesi scorsi fra la struttura del Ministero dell’Istruzione e del Merito, quella del Ministero dell’Economia e di NoiPa, il Ministero è impegnato a elaborare una soluzione strutturale per risolvere definitivamente il problema della regolarità temporale dei pagamenti che da troppi anni si ripresenta e che in passato ha persino evidenziato ritardi ancora maggiori di quelli registrati in questi mesi», ricorda il Ministro.
Soddisfazione, con riserva, per la soluzione raggiunta, è espressa dalla Gilda degli insegnanti, che ha appoggiato la protesta dei supplenti senza stipendio da molti mesi. «Le proteste della Gilda hanno smosso le acque – si legge in un comunicato della Federazione sindacale –. È previsto infatti tra qualche giorno e dopo più di quattro mesi il pagamento degli stipendi dei docenti precari assunti a settembre 2023. È una buona notizia – aggiunge la Gilda – ma sarà una vittoria quando questa problematica ormai annosa verrà definitivamente risolta. Siamo soddisfatti dell’annuncio dell’emissione speciale disposta dal ministro Valditara – conclude la nota – ma riteniamo convintamente che bisogna impegnarsi per sburocratizzare l’amministrazione scolastica e per assicurare continuità e puntualità dei pagamenti».