Stazione di Viareggio, una veduta dall'elicottero del luogo dell'esplosione in una foto del 30 giugno 2009. La strage, avvenuta nella notte del 29 giugno, costò la vita a 32 persone - Ansa
Prescrizione per gli omicidi colposi e nuovo processo di Appello per disastro colposo nei confronti degli ex vertici delle ferrovie, tra cui Mauro Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex ad di Ferrovie dello Stato. E' la decisione della Corte di Cassazione sul processo per la strage di Viareggio avvenuta 11 anni e mezzo fa, la notte del 29 giugno del 2009, e costata la vita a 32 persone.
I giudici della Quarta sezione penale di Piazza Cavour hanno ribaltato la sentenza di Appello, facendo cadere l'aggravante sulle norme di sicurezza e dichiarando quindi prescritti gli omicidi colposi. Ci sarà però un nuovo processo per rivalutare alcuni profili di colpa nei confronti di Moretti e di Michele Mario Elia, ex ad Rfi.
In Appello Moretti, ex amministratore delegato di Rete Ferroviaria Italiana ed ex ad di Ferrovie dello Stato, era stato condannato a 7 anni di reclusione, con Michele Mario Elia, ex ad Rfi, e Vincenzo Soprano, ex ad Trenitalia, a 6 anni di reclusione. Il sostituto procuratore generale Pasquale Fimiani aveva chiesto un nuovo processo di Appello per l'ex ad Moretti e per altri tre ex dirigenti di Rfi, Francesco Favo, ex responsabile certificazione sicurezza, condannato in appello a 4 anni, e per Giovanni Costa e Giorgio Di Marco, per i quali sono state confermate le assoluzioni.
Davanti al palazzo della Corte di Cassazione, a Roma, scene di disperazione fra i parenti delle vittime. Molti di loro sono scoppiati in lacrime quando hanno ricevuto la notizia del verdetto. Per il legale dei familiari delle vittime "c'è grande amarezza, ma non è finita".
Per il difensore di Moretti, Franco Coppi, "è stata colpita in maniera radicale la sentenza della Corte di appello". "Di fronte alla catastrofe dell'appello la Cassazione mi pare abbia rimesso molte cose a posto", aggiunge.
Per l'avvocato Carla Manduca, che ha difeso la posizione di Rfi insieme a professor Alfonso Stile, c'è "grande soddisfazione per il verdetto della Cassazione che ha fatto giustizia della sentenza della corte di Appello di Firenze che abbiamo da sempre contestato: ora è stata definitivamente esclusa la condanna di Rfi per la strage di Viareggio". "È stato escluso anche il risarcimento per tutte le 22 associazioni che si erano costituite come parti civile nel processo", aggiunge la legale ricordando che i familiari delle vittime sono stati invece risarciti.