Kamala Harris giura da vice presidente degli Stati Uniti, al suo fianco il marito Doug Emhoff - Reuters
Così come si definisce “first lady” la moglie del presidente americano, alla consorte del suo vice si attribuisce il titolo – e come potrebbe essere altrimenti? - di “second lady”. Ma se il vice presidente è donna?
Kamala Harris è un inedito nella storia della vicepresidenza americana, così come suo marito lo è per il lessico.
Di “second gentleman” non si era mai parlato ma, da ora, bisognerà abituarsi a farlo: ed è proprio Douglas Emhoff, il marito della Harris, ad annunciare con soddisfazione che Merriam-Webster - dizionario prestigioso nella versione cartacea e il più consultato d’America in quella web - ha sdoganato il termine.
«Posso essere il primo “second gentleman” – così ha accolto la notizia dell’inserimento del suo titolo nel vocabolario - ma non sarò l’ultimo». Questa la definizione, che si può già leggere sul sito di Merriam-Webster, nella pagina iniziale: “Il marito o il compagno maschio di un vice presidente o della seconda carica di un Paese o di una giurisdizione”.
Emhoff, lungi dal provare alcun imbarazzo per il ruolo di secondo piano che si appresta a rivestire, già la scorsa settimana - all’indomani dell’insediamento di Joe Biden e della propria moglie – si è detto «onorato di essere il primo coniuge maschio di un vice presidente americano. Ma ricorderò generazioni di donne che hanno ricoperto questo ruolo prima di me, spesso senza elogi e riconoscimenti. È la loro eredità e il loro contributo al progresso ciò su cui mi baserò come “second gentleman”».