«Niente Sanità per figli di irregolari in Sicilia, Calabria, Campania, Veneto»

La denuncia di Emergency nel rapporto 2024 sul Programma Italia di cure a immigrati e italiani fragili negli ambulatori fissi e mobili. Oltre 10.50 pazienti visitati e 45 mila prestazioni gratuite
March 9, 2025
«Niente Sanità per figli di irregolari in Sicilia, Calabria, Campania, Veneto»
Emergency | Un ambulatorio mobile
La tutela della salute del minore figlio di immigrati irregolari varia da una Regione all'altra. Anche se in Italia c'è l'iscrizione obbligatoria al Servizio sanitario nazionale di tutti i minorenni - a prescindere quindi dalla condizione amministrativa - il diritto alle cure dei bambini e adolescenti stranieri non è omogeneo sul territorio nazionale. È l'allarme che emerge dal bilancio dei dati 2024 raccolti dal Programma Italia di Emergency, che dal 2006 prevede cure alle persone più fragili, italiane e straniere, negli ambulatori fissi e mobili che l'ong fondata dal chirurgo Gino Strada gestisce a Milano, Brescia, Marghera, Ragusa, Polistena, Sassari, Castel Volturno e Napoli.

Spiega infatti Alessia Mancuso Prizzitano, referente legale di Programma Italia, che «tra le Regioni in cui operiamo, l’iscrizione al Servizio sanitario nazionale con codice fiscale non è garantita in Sicilia e in Calabria. Ed è assicurata solo ai minori provenienti da Paesi che non fanno parte dell’Unione Europea in Campania e Veneto». L'altra categoria fragile che rischia l'esclusione dal Servizio sanitario «sono gli italiani o stranieri inoccupati, cioè che non hanno mai lavorato, tra le persone più colpite da ostacoli burocratici e amministrativi».
Il camper ambulatorio a Ragusa - Emergency
Il camper ambulatorio a Ragusa - Emergency
Emergency nel 2024 nei suoi presidi in Italia ha accolto 10.537 pazienti, fornendo gratis 45.206 prestazioni sociosanitarie. Sono state rilevate 28.744 problematiche legate alla difficoltà di accesso alle cure. Tre le principali criticità: la prima è la difficoltà di accesso al percorso di cura, a causa di ostacoli amministrativi, burocratici, barriere linguistiche ed economico–sociali (2.693 pazienti); la seconda è il rilascio della Tessera Sanitaria, ovvero il supporto per le persone che devono sostenere iter burocratici per ottenere l’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale (2.813 pazienti); la terza è il rilascio del codice Straniero Temporaneamente Presente (STP) e del codice Europeo Non Iscritto (ENI), cioè lo strumento che consente l’accesso alle strutture sanitarie per cittadini stranieri ed europei, non in regola con le norme di soggiorno in Italia o senza i requisiti di accesso al SSN (1.222 pazienti).
Nel 2024 nei vari presidi l'Ong ha erogato gratuitamente 11.305 prestazioni di medicina di base, 10.768 prestazioni infermieristiche, 19.715 mediazioni culturale, 1.320 supporti psicologici e 2.098 visite odontoiatriche. Chi si rivolge alle strutture di Emergency? Soprattutto pazienti extra UE con permesso di soggiorno (47%), poi pazienti extra UE senza permesso di soggiorno (30%), pazienti italiani (15%), pazienti europei privi dei requisiti per l’iscrizione al Servizio sanitario (5%) e infine pazienti europei con i requisiti per l’iscrizione al Ssn, chi cioè ha un contratto di lavoro o la disponibilità economica per poter pagare l’iscrizione volontaria al Ssn (3%). Tra le patologie più importanti: malattie osteo-muscolari, patologie cutanee e odontoiatriche, ipertensione, malattie delle vie respiratorie, diabete e disturbi metabolici, problematiche legate alla salute sessuale e riproduttiva delle donne.
Tra le diverse prestazioni fornite, 19.715 sono state di mediazione culturale - Emergency
Tra le diverse prestazioni fornite, 19.715 sono state di mediazione culturale - Emergency
Gli uomini hanno rappresentato il 63,8% dell’utenza, le donne il 36,2%. I pazienti appartenevano principalmente alla fascia d’età 18–40 anni (48%) poi 41–60 (29%), infine maggiori di 60 anni (14%). E sono stati 1.100 i minori visitati: la fascia d’età 0– 5 anni (3%), a seguire 6–14 anni (4%) e 15–17 anni (2%). Sul totale dei minori, più della metà, ovvero 575, sono stati supportati per l’ottenimento dell’iscrizione al Servizio Sanitario Nazionale. Il rischio per i minori figli di stranieri non regolarmente soggiornanti è quello di riuscire ad accedere alle prestazioni sanitarie unicamente tramite il Pronto Soccorso, senza potersi rivolgere al servizio di pediatria.
Tra tutti i pazienti, 515 sono stati aiutati nell’ottenimento di esenzioni dal pagamento del ticket sanitario: molto spesso, pur iscritti al Servizio sanitario, non conoscono la possibilità di essere esonerati dal ticket o dal costo delle medicine di prima fascia prescrivibili. Una delle problematiche è legata all’esenzione E02, ovvero quella del ticket sanitario per disoccupazione, da cui sono esclusi gli inoccupati, le persone che risultano non avere mai lavorato. «Che si parli di italiani o stranieri, il superamento della distinzione tra inoccupati e disoccupati permetterebbe a tutti di poter accedere alle cure, evitando di rinunciare per questioni economiche». I primi dieci Paesi registrati nel 2024, sonostati Italia (12%), Marocco (9%), Tunisia (8%), Nigeria (8%), Bangladesh (8%), Perù (7%), Romania (6%), Egitto (5%), Senegal (4%), Ghana (3%) e Albania (3%).

«Attraverso un lavoro anche legale in collaborazione con l’Asgi (Associazione per gli Studi Giuridici sull'Immigrazione) – dice Alessia Mancuso Prizzitano – siamo riusciti a ottenere dalla Regione Lombardia l’esenzione E02 dal ticket sanitario per disoccupazione anche a chi non ha mai svolto attività lavorativa. E in Veneto, maggiori tutele per i minori figli di irregolari»
Nel 2024 sono state erogate 45 mila prestazioni sociosanitarie - @davidepreti
Nel 2024 sono state erogate 45 mila prestazioni sociosanitarie - @davidepreti
«È significativo che la maggior parte dei pazienti da noi seguiti Italia siano regolarmente soggiornanti sul territorio nazionale – dichiara Michele Iacoviello, vice direttore di Programma Italia – perché questo significa che, idealmente, avrebbero già diritto al medico di base in Italia e alla sanità pubblica. Non a caso, le maggiori prestazioni effettuate sui nostri progetti appartengono alla mediazione culturale: le persone, prima del medico, hanno bisogno di essere ascoltate, orientate e accompagnate in un percorso di cura, per districarsi in un sistema sanitario e burocratico sempre più complesso».

Programma Italia è attivo dal 2006 con ambulatori fissi a Marghera, Castel Volturno (CE), Napoli, Sassari, Vittoria (RG) e Polistena (RC). Gli ambulatori mobili, che ogni giorno della settimana raggiungono zone marginali delle città in cui operano si trovano a Milano, Rosarno, e Marina di Acate (RG) e Santa Croce Camerina (RG). A Brescia e Milano sono presenti anche sportelli di orientamento socio-sanitario.

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