Prima il picchetto d'onore, poi la stretta di mano e il colloquio nella sala ovale, infine in serata l'ultima cena di stato (lo state dinner). Matteo Renzi vola a Washington per incassare i complimenti ("è giovane e bello e gli piace twittare") e l'incoraggiamento del presidente americano Barack Obama (soprattutto sulle riforme "coraggiose")."Io tifo per Matteo Renzi, secondo me deve restare in politica comunque vada" il referendum del 4 dicembre scandisce Obama. E ancora: "il sì al referendum può aiutare l'Italia. Un endorsement in piena regola, insomma.I temi dell'incontro: Daesh ed Europa. Una visita ufficiale in cui si discute della lotta comune contro Stato islamico e del futuro dell'Europa su cui pesano una crescita lenta e la crisi dei rifugiati.L'Italia è un valido alleato di Washington in Medioriente, come testimoniano i soldati addestratori in Iraq e l'impegno per trovare una soluzione politica alla guerra civile in Siria. Quella di questa sera è l'ultima cena presidenziale di Obama, prima di lasciare l'incarico il 20 gennaio. La presenza di Renzi e di sua moglie Agnese Landini alla Casa Bianca cementa di fatto l'amicizia tra i due Paesi e l'evento può anche fornire a Renzi una spinta alla campagna referendaria sulla riforma costituzionale. Ma anche sulla sua spinta per un'Europa forte e integrata (anche sul tema dei migranti) specialmente dopo la Brexit.
Renzi accolto dal picchetto d'onore. Matteo Renzi è stato accolto dal presidente degli Stati Uniti Barack Obama e dalla moglie Michelle nel South Lawn della Casa Bianca: il massimo riconoscimento per un premier straniero. Insieme a Renzi, la moglie Agnese Landini e la delegazione delle personalità simbolo dell'Italia: Raffaele Cantone, i due premi Oscar Roberto Benigni e Paolo Sorrentino, la campionessa paralimpica Bebe Vio, la presidente del Cern Fabiola Gianotti, la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, lo stilista Giorgio Armani e di Paola Antonelli, responsabile del reparto architettura e design al Moma di New York. Oltre a loro il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, il nuovo commissario per il Digitale Diego Piacentini e l'ambasciatore Armando Varricchio. Obama: l'Italia grande alleato. "L'Italia è uno dei più grossi alleati che abbiamo", e con gli Usa segue il motto "patti chiari e amicizia lunga", visto che "tra Italia e Usa ci sono delle condizioni che non potrebbero essere più chiare". Con queste parole il presidente Usa Barack Obama ha accolto il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Casa Bianca. I due Paesi, ha spiegato Obama, lavorano affinché "l'Europa deve diventare un continente di libertà". "Oggi è una giornata piacevole perché sancisce l'ultima cena di Stato per la mia presidenza e ci siamo riservati il meglio per la fine e quindi da parte nostra è un grande onore dare il benvenuto a Renzi e alla moglie Agnese" ha detto ancora Obama sottolineando il ruolo indispensabile delle due consorti. "Entrambi abbiamo sposato due mogli fantastiche" ha detto. "Mi considero italiano onorario" ha sottolineato Obama, ricordando i suoi viaggi in Italia "da quando io e Michelle non avevamo figli". "L'America è stata costruita grazie agli immigrati, è grande e forte grazie agli immigrati".
Obama attacca Trump: scandaloso. Nel corso della conferenza stampa c'è spazio anche per la politica interna. Con un duro attacco al candidato repubblicano. "Non ho mai visto nella mia vita o nella storia politica moderna nessun candidato presidenziale cercare di screditare le elezioni e il processo elettorale incorso prima del voto": lo ha detto Barack Obama replicando a Donald Trump che agita lo spettro di elezioni truccate. Poi l'affondo sulla politica filo-Putin. "L'adulazione di Donald Trump nei confronti di Putin è un fatto senza precedenti e non è in linea con la politica americana": Renzi cita Dante: la nostra missione è la conoscenza. C'è un'espressione di Dante che non posso tradurre. Fatti non foste a vivere come bruti ma per seguir virtute e canoscenza. La nostra missione non è seguire la brutalità, ma i valori, la conoscenza. Questa è la scelta per noi oggi e credo che noi non ci stancheremo mai di essere veri amici, partner solidi degli Usa, con questo spirito". Il premier italiano ha poi messo l'accento sul legame storico tra Italia e America. "Amerigo Vespucci, diede il suo nome all'America; e pensiamo a 70 anni fa quando tanti giovani americani hanno sacrificato la loro vita per ridare la libertà all'Italia".
Visita ufficiale del premier Matteo Renzi alla Casa Bianca. Plauso del presidente alla riforma costituzionale. In serata l'ultimo state dinner. Nello studio ovale dialogo su lotta al Daesh, Europa e immigrazione.
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