mercoledì 4 novembre 2020
Coprifuoco alle 22. Lombardia e Piemonte verso il regime duro: stop negozi e Dad dalla seconda media, parrucchieri aperti. In zona arancione chiusi bar e ristoranti. Messe, restano i Protocolli
A Milano sono già tornate le file ai supermercati, ancor prima della promulgazione del Dpcm

A Milano sono già tornate le file ai supermercati, ancor prima della promulgazione del Dpcm - Ansa

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Il premier Giuseppe Conte ha firmato, dopo la mezzanotte del 3 novembre, il nuovo Dpcm che regolerà la vita del Paese sino al 3 dicembre. Il testo è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 5 novembre perché l'entrata in vigore delle misure è slittata dal 5 al 6 novembre. L'unica novità, rispetto alla bozza circolata nei giorni scorsi, è che parrucchieri, barbieri ed estetisti resteranno aperti anche nella fascia rossa, le zone a più alto rischio.

IL TESTO DEL DPCM

Il meccanismo, innanzitutto: le Regioni italiane saranno divise in tre fasce. Fascia gialla, dove si applicano restrizioni generali di carattere nazionale. Fascia arancione, a rischio alto, con restrizioni aggiuntive. Fascia rossa, a rischio grave, dove vige un lockdown meno rigido di quello di marzo-aprile. Un'ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza assegna ogni Regione ad una fascia. Chi entra in fascia arancione o rossa, dovrà starci per almeno 15 giorni e ne uscirà solo quando darà stabili segnali di miglioramento. Il ministro della Salute aggiornerà le fasce periodicamente. L'assegnazione avviene in base ai dati scientifici forniti dal Comitato tecnico-scientifico. Dal punto di vista procedurale, l'ultima mediazione tra governo e Regioni prevede che il ministro della Salute, d'accordo con il governatore, indicherà eventuali parti di Regione che saranno esentate dalle misure più dure delle fasce arancione e rossa.

A partire dal 6 novembre le Regioni sono distribuite nelle seguenti fasce:

ROSSA: Lombardia, Piemonte, Calabria, Valle d'Aosta

ARANCIONE: Puglia e Sicilia.

GIALLO: tutte le altre.

A parere del Comitato tecnico-scientifico, si dovrebbe assistere al picco dei contagi entro il 20 dicembre. Festeggiare il Natale in modo "normale", quindi, sembra molto difficile.

LE MISURE DELLA ZONA GIALLA, AVENTI VALORE NAZIONALE PER TUTTE LE REGIONI, COMPRESE QUELLE IN ZONA ARANCIONE E ROSSA

- in tutto il Paese permane l'obbligo di mascherina

- non è previsto uno stop generale alle mobilità tra le Regioni: il divieto di ingresso e uscita vale solo per le Regioni in zona arancione e rossa. Viene fortemente raccomandato di limitare i movimenti alle attività essenziali (lavoro, studio, salute, emergenze)

- il coprifuoco nazionale è fissato alle 22. Ci si può muovere solo per comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità ovvero per motivi di salute

- i sindaci possono chiudere strade e piazze anche per tutto il giorno, non solo nelle fasce serali

- i negozi restano aperti, idem parrucchieri, barbieri, estetisti

- restano chiusi ancora parchi tematici, cinema, teatri, sale e corner scommesse. Si aggiungono alle chiusure nazionali i musei e le mostre.

- nessuna novità per lo sport, con l'ok che permane agli allenamenti di calcetto

- contrariamente da quanto previsto dalle bozze circolate ieri, non sono sospese le crociere delle navi battenti bandiera italiana

- per le Messe e l'accesso ai luoghi di culto, restano validi i Protocolli già in essere

- le superiori passano al 100% alla didattica a distanza

- per medie ed elementari resta la didattica in presenza ma con obbligo di mascherina

- sono sospese le prove preselettive e scritte delle procedure concorsuali pubbliche e private e di quelle di abilitazione all’esercizio delle professioni, a esclusione dei casi in cui la valutazione dei candidati sia effettuata esclusivamente su basi curriculari ovvero in modalità telematica, ovvero in cui la commissione ritenga di procedere alla correzione delle prove scritte con collegamento da remoto, nonché ad esclusione dei concorsi per il personale sanitario, ivi compresi, ove richiesti, gli esami di Stato e di abilitazione all’esercizio della professione di medico chirurgo e di quelli per il personale della protezione civile

- i centri commerciali sono chiusi nel week-end. All'interno dei centri calano le serrande, sabato e domenica, tutti i negozi eccetto alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole

- per bar e ristoranti restano le regole di adesso: apertura 5-18, consegna a domicilio consentito, asporto possibile sino alle 22.

- il trasporto viene ridotto ad una capacità del 50%

- chiusi gli impianti sciistici, solo raccomandazioni al lavoro agile per gli studi professionali

Le piazze si svuotano

Le piazze si svuotano - Fotogramma

LE MISURE DELLA ZONA ARANCIONE: STOP A BAR E RISTORANTI, SPOSTAMENTI LIMITATI

Le Regioni o parti di esse che il ministro della Salute metterà in zona arancione dovranno seguire per un minimo di due settimane, e sino al 3 dicembre (data di scadenza del Dpcm), le seguenti misure aggiuntive:

- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori posti in zona arancione salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza, ove consentita.

- è vietato spostarsi con mezzi di trasporto pubblici o privati in un comune diverso da quello di residenza, domicilio o abitazione, salvo che per comprovate esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi e non disponibili nel proprio comune.

- sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio, nonché fino alle ore 22,00 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli autogrill e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti

LE MISURE DELLA ZONA ROSSA: CHIUDONO ANCHE I NEGOZI

Le Regioni o parte di esse che il ministro della Salute metterà in zona rossa dovranno osservare per minimo 15 giorni misure restrittive ulteriori rispetto a quelle già previste per zona verde e zona arancione:

- è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in zona rossa, nonché all’interno dei medesimi territori, salvo che per gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. Sono comunque consentiti gli spostamenti strettamente necessari ad assicurare lo svolgimento della didattica in presenza nei limiti in cui la stessa è consentita.

- sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie

- sono sospese le attività dei servizi di ristorazione (fra cui bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie), ad esclusione delle mense e del catering. Resta consentita la sola ristorazione con consegna a domicilio nonché fino alle ore 22 la ristorazione con asporto, con divieto di consumazione sul posto o nelle adiacenze. Restano comunque aperti gli autogrill e i servizi di ristorazione di stazioni e aeroporti. Sospeso integralmente lo sport di base.

- è consentito fare footing da soli e in prossimità della propria abitazione e con obbligo di mascherine; sospeso invece del tutto lo sport di base

- la scuola in presenza è possibile solo fino alla prima media. Dalla seconda, si passa in didattica a distanza

- aperti parrucchieri, barbieri ed estetisti

- massimo utilizzo nella PA dello smart working

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