Una pisside con le ostie consacrate - Archivio
Il vescovo di Ragusa, monsignor Giuseppe La Placa vuole incontrare gli autori del furto sacrilego delle ostie consacrate avvenuto due settimane fa a Ragusa, nella chiesa di San Luigi Gonzaga, per accogliere la loro richiesta di perdono e chiedere alla Sede Apostolica di reintegrarli nella comunione ecclesiale.
I ladri sono entrati forzando una finestra e, in maniera mirata, hanno rubato la pisside con le ostie, senza interessarsi di portar via altri oggetti di valore.
«Nel mio cuore nutro la speranza di poter incontrare chi si è macchiato di questo grave peccato, di poterli ascoltare e raccoglierne il pentimento e la richiesta di perdono», sono le parole con cui il vescovo si è rivolto all’autore o agli autori del furto sacrilego, riportate dal giornale cattolico Insieme Ragusa.it.
La Placa, durante l’omelia della solennità del Corpo e del Sangue del Signore, ha espresso «profondo dolore per la gravità del gesto che è stato compiuto»
Il vescovo ha anche ricordato che per questo tipo di furto scatta automaticamente la scomunica, così come previsto dal Diritto canonico. perché "profanare le ostie consacrate per farne chissà che cosa - non lo vogliamo neppure saperlo - è uno dei peccati più grandi, è una ferita al cuore di tutta la Chiesa e dei suoi fedeli".
Il parroco, don Luca Tuttobene, è rimasto molto amareggiato. Ed è sicuramente una ferita molto grave per la comunità religiosa ragusana, ches si è riunita in preghiera in riparazione a quanto accaduto. «È la prima volta che accade un episodio del genere in parrocchia – ha spiegato Tuttobene –. Non sappiamo se dietro a questo gesto si nasconda un qualcosa di esoterico o se i ladri volessero portar via solo l'oggetto prezioso, che però conteneva le ostie consacrate».
Si tratta di un furto sacrilego non nuovo però nella diocesi di Ragusa. Nel 2020 era stata rubata la pisside con le ostie dal tabernacolo della chiesa del Purgatorio di Vittoria. Ad aprile scorso, invece, un furto è avvenuto nella chiesa di San Giovanni Battista al Boeol e anche qui erano state portate vie le ostie già consacrate.