Il Monte Bianco: per salire dal versante francese si dovrà versare una cauzione di 15mila euro
Ordinanza choc del sindaco di Saint-Gervais, Jean-Marc Peillex: per scalare il Monte Bianco dal versante francese si dovrà versare una cauzione da 15mila euro, di cui 10mila euro pari «al costo medio dei soccorsi» e 5mila euro per «le spese di sepoltura della vittima». «È inaccettabile - scrive il primo cittadino - che sia il contribuente francese a pagare questi costi». La misura estrema è stata presa per contrastare l'assalto dei tanti turisti, che pretendono di scalare la vetta d'Europa (4.810 metri), nonostante i ripetuti inviti delle guide alpine a desistere, per la pericolosità dell'itinerario di salita a causa delle continue scariche di ghiaccio e sassi provocate dalle alte temperature anche in quota.
Chiude anche il Cervino
Dopo che ieri una grossa frana ha interessato la via normale di salita al Cervino, il sindaco di Valtournenche, Jean Antoine Maquignaz, ha firmato un'ordinanza di chiusura temporanea degli accessi alla Gran Becca. La misura si è resa necessaria perché, nonostante dal 20 luglio le guide alpine locali abbiano sospeso le ascensioni per i continui crolli provocati dalla siccità, decine e decine di cordate continuano ad avventurarsi sulla montagna. Tanto che ieri, dopo la frana, il Soccorso alpino è dovuto intervenire per evacuare 13 alpinisti in elicottero. La «immediata, temporanea, chiusura della via italiana del Cervino in salita ed in discesa», si legge nell'ordinanza, è stata decisa «al fine di scongiurare il pericolo per l'incolumità pubblica e dare la possibilità agli uffici competenti di disporre le necessarie verifiche del caso», prosegue il documento comunale di Valtournenche. Nel provvedimento si ricordano le «condizioni particolarmente delicate di queste ultime settimane dovute ad un importante rialzo termico», il «perdurare delle alte temperature, al di fuori della norma» che «è causa di distacchi di pietre dalla Testa del Leone lungo la via italiana del Cervino» e anche «la sospensione delle attività legate alle salite sul Cervino già disposta dalla Società guide alpine del Cervino». La decisione è legata poi alla «urgenza di provvedere in merito, al fine di prevenire il pericolo che minaccia l'incolumità degli alpinisti» ed è stata adottata dopo che il sindaco ha consultato il Dipartimento di protezione civile della Regione Valle d'Aosta, le guide alpine del Cervino e il soccorso alpino Guardia di finanza.