lunedì 2 maggio 2016
​L'avvocato della famiglia di Fortuna, la bimba violentata e uccisa, chiederà la riesumazione della salma del bambino di 3 anni morto in circostanze analoghe. Il presunto assassino picchiato in carcere.
Caivano, si riapre il caso del piccolo Antonio
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​Verrà chiesta la riesumazione di un altro bambino, il piccolo

Antonio Giglio

, di 3 anni, anche lui morto in circostanze misteriose nel Parco Verde di Caivano, in provincia di Napoli. Lo conferma

Angelo Pisani, l'avvocato della famiglia di Fortuna Loffredo, la bambina di 6 anni violentata e uccisa il 24 giugno 2014

. Per quei reati è stato arrestato il compagno della vicina di casa, Raimondo Caputo.

Antonio Giglio, figlio di Marianna Fabozzi, compagna di Raimondo Caputo, era il fratellino di Doriana, l'amichetta del cuore di Fortuna. Il 28 aprile 2013 fu trovato anche lui morto, caduto al suolo da una finestra dell'abitazione della nonna

, madre di Marianna Fabozzi, al settimo piano dello stesso edificio nel quale vive anche la famiglia di Fortuna. L'avvocato Pisani aveva già chiesto la riesumazione del corpo del bambino nell'ottobre 2014.

"Siamo solo alla prima pagina di un libro di orrore, violenza, degrado e criminalità mia letto prima ed inimmaginabile anche per il regista più cruento", dice Pisani. "La giustizia deve arrestare tutti per rendere giustizia a Chicca e tutti gli altri banbini molestati e non curati della zona come anche al piccolo Antonio, morto come Fortuna", continua. Intanto si è saputo che il presunto omicida di Fortuna, Raimondo Caputo, è stato colpito con un pugno al volto da uno dei suoi compagni di cella. Caputo, spiegano dal carcere di Poggioreale, si trovava in una cella al piano dedicato ai detenuti per reati sessuali mentre ora è stato trasferito in una cella singola in un'altra zona del carcere.

*** AGGIORNAMENTO DEL 3/11/2021

La seconda Corte di Assise di Napoli ha assolto, per non avere commesso il fatto, Marianna Fabozzi, madre di Antonio Giglio, il bimbo di 4 anni precipitato dalla finestra di un'abitazione del Parco Iacp di Caivano (Napoli), il 28 aprile 2013. Insieme con la Fabozzi, che era accusata di omicidio volontario, era imputato a questo processo anche l'ex compagno della donna, Raimondo Caputo, anche lui assolto, ma dall'accusa di favoreggiamento. Fabozzi e Caputo sono stati già condannati, in via definitiva, per la morte della piccola Fortuna Loffredo, la bimba violentata e lanciata nel vuoto, nello stesso complesso residenziale, il 24 giugno 2014, un anno e due mesi dopo la morte di Antonio.

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