Il giovane Niccolò in compagnia di due suoi amici - Facebook / Francesco Grazzini
Niccolò Bizzarri, appena uscito dall'università sulla sua sedia a rotelle, è caduto a causa di una buca nella strada acciottolata del centro storico di Firenze. Il ragazzo di 21 anni è finito per terra, ferendosi al volto e prendendo un colpo alla testa.
Niccolò – che dalla nascita soffriva di una malattia degenerativa che lo costringeva a spostarsi in carrozzina – è stato portato in ospedale: inizialmente ci sono stati dei segnali di ripresa, a distanza di ore però i medici hanno dovuto constatare la sua morte.
Il ragazzo di 21 anni era iscritto a Lettere Antiche, dove era anche rappresentante degli studenti per Lista Aperta che sulla loro pagina Facebook hanno pubblicato una lettera piena di affetto per ricordare il suo impegno nella Facoltà.
L’incidente è avvenuto all’uscita dalla biblioteca di Lettere in piazza Brunelleschi, a pochi metri dal Duomo, come riporta Fanpage ricostruendo la vicenda dettagliatamente. «Niccolò era sulla strada, perché lì il marciapiede è molto stretto – è il racconto di Filippo Ungar, suo amico e rappresentante degli studenti in Senato accademico per Lista Aperta su Fanpage –. Su una buca, la carrozzina si è ribaltata. Nicco, cadendo in avanti, si è ferito in faccia, tanto da perdere un dente. Non riusciva poi a muovere il braccio destro. Immediata la corsa in ospedale, a Santa Maria Nuova, dove è stato trattenuto tutto il pomeriggio».
La magistratura ha aperto un'indagine sulla morte di Niccolò
La Procura di Firenze ha disposto il sequestro della salma e ha ordinato che venga eseguita l’autopsia, per chiarire le cause della morte, e ha fatto sequestrare anche la porzione di selciato in cui il ragazzo era caduto.
Martedì sera per lo studente in 400 si sono riuniti nella parrocchia di San Michele a San Salvi: l'affetto nei suoi confronti dimostrato dalla chiesa piena lo si ritrova anche nelle parole dell'amico Francesco. "Caro Nicco, che fortuna esserti stato amico – si legge in un post pubblicato dal compagno di studi Francesco Grazzini –. Qualche volta, è vero, la sedia te l’ho spinta io, ma ti garantisco che eri te quello che mi trascinava sempre. Con il tuo non lamentarti mai mai mai di nulla, con la tua tenacia, con la tua serietà nello studiare, con i tuoi messaggi durante le elezioni, con la tua fede mai formale e la tua certezza nella bontà del destino. Ti tengo per sempre nel cuore".
Una lettera è stata scritta dagli amici e dei compagni di università per ricordare il giovane Niccolò Bizzarri, «punto di riferimento per tutti, sempre sorridente, affabile, in movimento con la sua carrozzina fra l’uno e l’altro dei plessi del centro storico (...)
Nicco era una persona impegnata nella realtà in tutti i suoi aspetti, e questo è ancora più commovente considerando la fatica che – senza farlo mai pesare – doveva fare. Per esempio quando per raggiungere l’università ogni mattina suo padre doveva accompagnarlo fino a p.zza Santissima Annunziata; o quando spesso chiedeva ai professori di spostare le aule per i corsi perché non riusciva a raggiungerle»
La lettera assieme a una poesia scritta dallo stesso Niccolò con cui i genitori hanno deciso di ricordarlo sono i segni che rimangono dopo la morte tragica del ragazzo di 21 anni con disabilità.
Nelle stelle di ieri ho visto
il rinnovarsi del destino dei passanti
nella musica dell’eterno.
Ho visto la rinascita del mio cuore
nelle vibrazioni di un’altra esistenza.
Con il sole di domani vedrò
tutto quel mondo che non ho certo cercato,
assorto in inutili pensieri.
Nel mattino torno a vivere
per la grandezza di un altro giorno.