lunedì 20 maggio 2024
Le Highlands con l'isola di Skye sono uno dei grandi capolavori della natura, dove suggestione e meraviglia s'incontrano come in un fantasy. Qui ciascuno può trovare la propria storia da raccontare

Le Highlands della Scozia sono uno dei grandi capolavori di suggestione e meraviglia che Madre Natura ha voluto riservare alle isole britanniche. Non è semplice raccontare la bellezza di queste terre, con le sue atmosfere da epica medievale che si scontrano a duello con le suggestioni di un romanzo fantasy. Come ogni luogo dove la natura mostra un aspetto particolarmente prominente della sua forza e della sua maestosità, il linguaggio con cui questo messaggio arriva alle orecchie degli uomini è spesso soggetto a diverse interpretazioni, a seconda della predisposizione dello spirito di chi ascolta.

Le Highlands della Scozia sono dunque un luogo che deve essere vissuto, attraversato, respirato. Ci si deve immergere, ci si deve lasciare ipnotizzare dal paesaggio brullo, a tratti severo, battuto da una pioggia che sembra non finire mai. Ci si deve impegnare a trovare in tutto questo un messaggio in codice da decifrare, con la consolante consapevolezza che non esiste una risposta giusta o sbagliata a questo enigma dal sapore antico.

Di tutti i meravigliosi angoli di meraviglia racchiusi su questi altipiani, è impossibile non riservare una menzione speciale alle formazioni naturali dell’isola di Skye, così uniche e così inconfondibili da rendere quest’isola una delle più belle al mondo, o quantomeno una delle isole con la personalità più inconfondibile.

Paradiso dei fotografi, l’isola di Skye sconvolge per la durezza del suo paesaggio pur mantenendo un’inspiegabile atmosfera accogliente. Dolce paradosso del nord, che da un lato scalda il cuore e suggerisce un devozionale senso di meraviglia pur offrendo agli occhi del viaggiatore scogliere appuntite, distese vulcaniche, speroni di roccia che emergono dalla terra quasi come fossero le mani di demoni imprigionati nelle viscere della terra da un incantesimo impossibile da spezzare.

Su questa terra si alternano, come fossero a un ballo in maschera, le vicende degli antichi clan scozzesi in lotta per la libertà contro le ingerenze inglesi, le formule magiche prese dai libri di Harry Potter, e le atmosfere eroiche di film che hanno segnato intere generazioni, come Braveheart e Highlander. Storia e fantasia, realtà e magia. Spazi sterminati, quel senso di sentirsi piccoli, e quel silenzio che è il pane dell’anima, in mezzo al quale ogni tanto il rumore di uno scatto fotografico trasforma i viaggiatori in insospettabili testimoni dell’infinito. A ciascuno di essi il silenzio e la maestosità delle Highlands scozzesi comunicheranno qualcosa di diverso. E ognuno di loro, dunque, dopo aver viaggiato quassù, tra castelli e scogliere sotto una pioggia battente, racconterà una storia diversa.

Chi è

Stefano Tiozzo, nato a Torino nel 1985, fotografo paesaggista, documentarista, storyteller e scrittore. Laureato in Odontoiatria e protesi dentaria, dopo nove anni di professione abbandona la medicina per dedicarsi a tempo pieno alla sua vocazione che diventa la sua specializzazione: viaggi e natura. Il suo canale YouTube è uno dei principali canali di viaggio in Italia, conduce workshop fotografici in tutto il mondo, con un focus particolare sui viaggi nell'Artico, dedicati principalmente alla caccia all'aurora boreale. Tiene regolarmente corsi di fotografia e negli anni ha collaborato con diversi brand, numerosi enti locali del turismo italiani e per la Commissione Europea. Ha pubblicato tre libri per Ts Edizioni, il best seller “L’anima viaggia un passo alla volta” (2020), “Una scelta d’amore” (2021) e “L’altra faccia della Russia” (2022). Nel 2019 ha fondato “Seva project”, un progetto di documentario ambientale volto a finanziare progetti di riforestazione nel Sud del mondo, giungendo a piantare oltre 8000 alberi.

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