Un barchino è colato a picco nella notte di Capodanno davanti a Lampedusa - Ansa
Anche nella notte di Capodanno si è consumato un dramma nel mare. Davanti all’isola di Lampedusa 20 persone, tra cui 5 donne e 3 bambini sono dati per dispersi nel naufragio di un barchino, colato a picco a ridosso della costa. Altri sette migranti dello stesso gruppo, invece, sono stati salvati dai finanzieri arrivati in soccorso con una motovedetta. Uno dei superstiti è un bimbo di 8 anni, siriano, salvato da un parente che lo ha tenuto stretto tra le braccia impedendo che annegasse: il piccolo ha perso la madre, inghiottita dalle acque dopo l’affondamento dell’imbarcazione. Avrebbe dovuto raggiungere con la mamma il padre che si trova in Germania per lavoro. Tra le persone salvate ci sono due siriani, due sudanesi e due egiziani. In base a quanto hanno raccontato ai soccorritori, i migranti sarebbero partiti lunedì dal porto libico di Zuwara. Tutti i superstiti sono stati trasferiti nell’hot spot di contrada Imbriacola, dove negli ultimi due giorni sono arrivati in tutto 278 migranti che rischiavano di morire nel Mediterraneo centrale.
Le ricerche dei 20 dispersi nell’ultimo naufragio, iniziate nonostante il buio, sono ancora in corso. Nessun cadavere è stato fino a questa mattina ritrovato.
"Non sono riusciti a toccare terra. Sapere che questi poveretti c'erano quasi, ma non sono riusciti ad arrivare fa ancora più impressione. Spero tanto, lo dico ogni volta, ma oggi in concomitanza con la fine dell'anno è una speranza fortissima, che questa tragedia sia davvero l'ultima", ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino.
E ieri in altro naufragio è avvenuto al largo del litorale della Tunisia. Due migranti, tra cui un bambino di cinque anni, sono morti e 17 sono stati tratti in salvo. La guardia nazionale tunisina ha arrestato quattro presunti scafisti che avrebbero organizzato la traversata clandestina.
Intanto stamattina, la nave ResQ People, della ong italiana Onlus ResQ-People Saving People, ha iniziato le operazioni di attracco a Porto Empedocle. Ad assegnarle il porto sicuro dell’Agrigentino è stato il ministero dell’Interno. A bordo ci sono 33 pachistani, etiopi, eritrei ed egiziani, salvati nel Mediterraneo. Fra loro anche una donna e 7 minori “over 14” non accompagnati. La maggior parte dei 33 migranti sono in ipotermia e disidratati, alcuni stanno male a causa del mare agitato. Sul molo Empedoclino ci sono già anche alcune ambulanze, qualora dovesse rendersi necessario il trasferimento di qualcuno al pronto soccorso dell’ospedale di Agrigento. Il gruppo, dopo lo sbarco, verrà temporaneamente accolto nel vicino hotspot di contrada Caos.