Il vicepremier Luigi Di Maio incontra il presidente del Forum delle associazioni familiari, Gianluigi De Palo (Dal profilo Instagram di Luigi Di Maio)
Un timido spiraglio, una tenue opportunità cui guardare con la massima prudenza, date le delusioni accumulate negli anni per via delle promesse tradite dai governi che si sono succeduti. A mettere il piede in mezzo alla porta, perché non venga chiusa - come al solito - all’ultimo secondo del varo della manovra, ci (ri)prova il Forum delle associazioni familiari. Che attraverso il presidente Gigi De Palo sta portando ai leader dei partiti una nuova proposta: una revisione del sistema degli assegni familiari, con l’istituzione di un assegno di natalità "flat", "piatto", cioè uguale per tutti i nuclei e per ogni figlio, valido dalla nascita ai 18 anni (26 se continua gli studi). Sul modello delle migliori pratiche europee - documentate da Avvenire, anche di recente - non ci sarebbero preclusioni per i lavoratori non a busta-paga e il tetto di reddito (oltre il quale il beneficio verrebbe negato o ridotto) sarebbe alto, almeno 70mila euro annui.
Il dossier è stato messo sulla scrivania del vicepremier leghista Matteo Salvini non più di due settimane fa. Ieri, invece, a ricevere De Palo è stato il leader M5s, Luigi Di Maio. Che attraverso i canali social si è poi sbilanciato: «In Italia oggi manca attenzione verso il ceto medio – spiega postando una foto dell’incontro con il presidente del Forum –, questo frena la propensione ad avere figli. Ho ascoltato con interesse le proposte del Forum per migliorare il sistema degli assegni familiari e quelle tese alla creazione di un assegno per la natalità. È importante lavorare su questo tema e non a caso vogliamo inserire nel Def un capitolo dedicato proprio alla famiglia».
L’annuncio di un capitolo-famiglia è una conferma, da parte di Di Maio. E analogo annuncio era venuto da Matteo Salvini. Le proposte di partenza dei due leader, però, sono a dir poco onerose. Il capo M5s parla di «modello francese». Il segretario del Carroccio di «flat-tax al 15-20%».
La misura del Forum, invece, impatta meno e non "sconvolge" quel ginepraio che è il sistema fiscale italiano. Perciò è stata accolta positivamente da Salvini e Di Maio, che ha passato le carte al viceministro al Tesoro, Laura Castelli.
Se ci sarà il tatto politico di non giocare a farne una bandierina di parte, lo spiraglio che si è aperto può diventare qualcosa in più. Certo, il nodo delle risorse permane anche per l’assegno piatto di natalità: 6 miliardi ci sono già, sono quelli spesi adesso per l’attuale assegno familiare, ristretto però ai dipendenti e con una progressività tale da essere una "mancetta" per i redditi medi. Per "universalizzare" la misura, la maggioranza dovrebbe decidere di mettere mano al "totem" dell’ultimo quinquennio politico: il bonus-Renzi da 80 euro mensili, costo complessivo di 10 miliardi.
«Nelle prossime settimane – spiega Gigi De Palo – porteremo la proposta anche a Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, ma stiamo chiedendo incontri a tutti». Quanto al "Fattore-famiglia", per lungo tempo la proposta-base del Forum, continuerà ad essere promossa come soluzione per le tariffe locali, dove è di più facile applicazione. Il presidente del Forum ha cerchiato in rosso una data: l’11 maggio, a ridosso della Giornata mondiale delle famiglie (15 maggio). Sarà quello il giorno in cui, nel contesto dell’assemblea del Forum, l’assegno di natalità sarà presentato ufficialmente all’opinione pubblica nazionale.