Nelle motivazioni della sentenza che ha condannato la Juventus, penalizzandola anche di 15 punti in campionato, i giudici sportivi parlano anche del "Libro nero", di Fabio Paratici, oggi al Tottenham - Reuters
Sono state pubblicate dalla Figc le motivazioni della sentenza del processo sulle plusvalenze fittizie. Il 20 gennaio la Corte Federale d'Appello presieduta da Mario Luigi Torsello aveva ha sanzionato la Juventus con 15 punti di penalizzazione con una serie di inibizioni per 11 dirigenti bianconeri.
La Corte aveva confermato il proscioglimento per gli altri 8 club coinvolti (Sampdoria, Pro Vercelli, Genoa, Parma, Pisa, Empoli, Novara e Pescara) e i rispettivi amministratori e dirigenti. Nelle motivazioni si legge che in riferimento ai fatti nuovi che hanno portato alla riapertura del processo sportivo per il caso Plusvalenze "nella documentazione acquisita dalla Procura federale, diversamente da quanto accaduto per la Juventus, non sussistono evidenze dimostrative specifiche per le altre società".
Secondo i giudici "nei fatti nuovi sopravvenuti non sussistono evidenze dimostrative specifiche che consentano di sostenere l'accusa e tanto meno appare possibile sostenere che vi sia stata una sistematica alterazione di più bilanci". Per quanto riguarda la sanzione, sempre nelle motivazione la Corte "ha tenuto conto della particolare gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione e della stessa intensità e diffusione di consapevolezza della situazione nei colloqui tra i dirigenti della FC Juventus S.p.A".
"La Juve ha commesso un illecito disciplinare sportivo, tenuto conto della gravità e della natura ripetuta e prolungata della violazione". Scrive anche la Corte d'Appello federale nelle motivazioni della sentenza che ha condannato la Juventus a 15 punti di penalizzazione. "È indiscutibile che il quadro fattuale determinato dalla documentazione trasmessa dalla Procura della Repubblica di Torino alla Procura federale, e da questa riversata a sostegno della revocazione, non era conosciuto dalla Corte federale al momento della decisione revocata e, ove conosciuto, avrebbe determinato per certo una diversa decisione. Esattamente secondo quanto previsto dall'art. 63, comma 1, lett. d), CGS. E si tratta di un quadro fattuale sostenuto da una impressionante mole di documentazione probatoria. I bilanci della FC Juventus S.p.A. (cui Consob si riferisce) semplicemente non sono attendibili''.
Nelle 36 pagine delle motivazioni la Corte Federale della Figc spiega che sulla questione plusvalenze a carico della Juventus "c'è una aggravante distintiva rispetto a qualunque precedente: proprio con specifico riguardo alla FC Juventus spa, colpisce la pervasività ad ogni livello della consapevolezza della artificiosità del 'modus operandi' della società stessa".
Il libro nero di Paratici
La Corte d'appello federale nelle motivazioni del processo sportivo sulle plusvalenze parla esplicitamente del "Libro Nero" di Fabio Paratici, sottolineando che "il mancato disconoscimento del documento e la mancata presa di distanza da esso della FC Juventus S.p.A. - a prescindere da ogni ulteriore rilevanza - ha una portata devastante sul piano della lealtà sportiva". La Corte inoltre sottolinea che "l'elemento dimostrativo più rilevante, ad avviso della Corte federale, non è solo il contenuto testuale di detto Libro Nero di FP, di per sé sin troppo esplicito. Rileva piuttosto il contesto nel quale esso è stato redatto. Emerge, invero, che detto Libro fosse stato preparato dal Cherubini come documento da utilizzare nella propria discussione con Paratici in fase di negoziazione del proprio rinnovo contrattuale".
"E' chiaro che nello scrivere il Libro Nero di FP, Cherubini rappresentava fatti veri che oggi non possono più essere efficacemente rinnegati. Da esso -aggiunge la corte - si trae la consapevolezza di un crescendo di difficolta economico-finanziaria della FC Juventus S.p.A. nel corso degli anni 2019, 2020 e 2021 e della difficoltà di uscirne. E si individua anche il metodo rimediale che il Cherubini testimonia essere stato applicato da Fabio Paratici: 'utilizzo eccessivo plusvalenze artificiali'".
Trenta giorni di tempo per il ricorso
Dopo la pubblicazione delle motivazioni con cui la Corte Federale d'Appello della Figc ha inflitto una penalizzazione di 15 punti alla Juventus, il club avra' un mese di tempo per presentare l'annunciato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva.
L'udienza dovrebbe essere fissata nel giro di un paio di settimane e si potrebbe tenere tra fine febbraio e inizio marzo. Il Collegio non potra' entrare nel merito della sentenza e quindi ridurre o aumentare la penalizzazione ma solo rilevare eventuali vizi di forma o violazioni, rimandando in questo caso l'atto alla Corte d'Appello per una nuova determinazione. Altrimenti confermera' quanto stabilito dall'organismo della Figc.