Libia, Malta e Italia tra pochi giorni avranno un problema in più. Potranno riservare alla Croce rossa internazionale il medesimo trattamento riservato alle Ong? Inseguimenti in mare, blocchi navali, stop all’ingresso nei porti, inchiesta per traffico di esseri umani. La più grande rete umanitaria del mondo, composta dalle 192 società nazionali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa (Ifrc), ha infatti si unirà all’equipaggio della Ocean Viking, la nave di soccorso di Sos Mediterranee.
“Nel Mar Mediterraneo si continuano a perdere inutilmente vite umane, in particolare sulla lunga e infida rotta del Mediterraneo centrale tra la Libia e l’Europa”, si legge in una nota congiunta. Circa 800 persone sono morte nella prima metà del 2021, più del doppio rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. “Il numero effettivo delle vittime - ribadisce la Croce rosa da Ginevra - è probabilmente molto più alto”.
Il presidente della Federazione internazionale, Francesco Rocca, ha spiegato che “è ancora fondamentale essere presenti nel Mar Mediterraneo per salvare vite e proteggere la dignità umana. È inaccettabile che le persone continuino a morire in mare, alle porte dell’Europa: è un chiaro fallimento della comunità internazionale. Ecco perché abbiamo deciso di portare nuovamente in mare il nostro vitale supporto di emergenza, e chiediamo ai nostri partner e donatori di sostenere questa operazione”.
L’Ifrc fornirà supporto post-soccorso, tra cui primo soccorso, cure mediche, supporto psicologico, cibo, vestiti asciutti, coperte, articoli per l’igiene personale e informazioni alle persone portate in sicurezza a bordo della Ocean Viking. Il team dell’Ifrc includerà medici, un’ostetrica e professionisti in grado di fornire supporto psicologico e di assistere coloro che sono particolarmente vulnerabili e hanno bisogno di maggiore protezione, come i minori non accompagnati e le vittime del traffico di esseri umani.
“Essere affiancati dalla rete della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa a bordo della Ocean Viking è un onore e una nuova importante tappa per la nostra organizzazione. L’impegno della Ifcr a raggiungere le persone in difficoltà in mare attraverso questo partenariato evidenzia l’assoluta necessità di cercare di salvare vite umane nel Mediterraneo centrale”, dice Caroline Abu Sa’Da, direttore generale di Sos Mediterranee Svizzera.
La Nuova missione di soccorso è parte integrante della presenza della Mezzaluna Rossa della Croce Rossa e della missione di protezione ed assistenza di persone in difficoltà nei loro paesi di origine, di transito e di destinazione in Africa, Medio Oriente ed Europa, spiegano dal quartier generale di Ginevra. “Come organizzazione umanitaria neutrale, indipendente e imparziale, la rete globale della Ifcr fornisce assistenza umanitaria essenziale a tutte le persone in difficoltà, indipendentemente dal loro status giuridico”, ribadisce Rocca. La federazione internazionale ha lanciato un “appello di emergenza” ai donatori affinché vengano raccolti due milioni di franchi svizzeri (circa 1,8 milioni di euro) per di sostenere l’operazione.
Fondata nel 1919, la Federazione internazionale di Croce rossa comprende 192 società nazionali membri della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, un segretariato a Ginevra. Il movimento della Croce rossa è depositario e custode del Diritto umanitario internazionale. Per questa ragione i migranti soccorsi in mare non verranno riconsegnati.alla cosiddetta guardia costiera libica. E per Italia e Malta sarà più complicato ostacolare gli interventi di soccorso e trasbordo a terra. Boicottare la Croce rossa internazionale, infatti, porterebbe Roma e La Valletta davanti alla giustizia internazionale.