"Era un miracolo che con oltre 8.600 arrivi ci fossero stati "solo" 7 morti» ammette Federico Fossi, portavoce Acnur Italia. "Alcuni sopravvissuti arrivati a Vibo Valentia ci hanno raccontato di circa 100 migranti scomparsi durante la traversata – prosegue – hanno raccontato di persone cadute in acqua durante le operazioni di soccorso, avvenute in condizioni meteo molto proibitive e concitate".
A raccontare l’ennesima e drammatica tragedia nel Mediterraneo sono i migranti soccorsi nel giorno di Pasqua. Molti di loro dal rimorchiatore Asso 29, che, nella sola giornata di domenica, ha tratto in salvo oltre 1.300 persone a bordo di 8 gommoni e tre barche in legno nel canale di Sicilia.
"Pensiamo non si tratti di un unico evento – aggiunge Medea Savary, rappresentante Acnur, attualmente in Sicilia – ma di dispersi o deceduti durante le operazioni di soccorso. Sappiamo che i salvataggi sono avvenuti in un contesto molto difficile. I superstiti ci hanno raccontato di più incidenti di cui non avevamo notizie. Sappiamo che nel week-end pasquale le condizioni meteo sono andate peggiorando".
Circa 8.500 migranti sono giunti in Italia nel fine settimana di Pasqua dopo quelle che le organizzazioni umanitarie hanno definito "operazioni di salvataggio di massa senza precedenti".
"Questa ultima tragedia porta a 1.073 il numero delle persone morte o disperse nel Mediterraneo centrale dall’inizio dell’anno" conclude Fossi.