venerdì 6 dicembre 2024
Nella lettera il fondatore di M5s sostiene: ha già trasferito ai dem milioni di voti che erano del Movimento. La replica dell'ex premier: e io lo vedo bene per una consulenza con Draghi
Beppe Grillo

Beppe Grillo - ANSA

COMMENTA E CONDIVIDI

Nel bel mezzo del secondo voto per la costituente 5 stelle (urne online aperte fino alle 22 di domani, domenica 8 dicembre, per gli iscritti al Movimento) ecco che arriva una nuova sortita di Beppe Grillo: il fondatore e ancora a tutti gli effetti garante dei 5 stelle, ieri ha infatti inviato una lettera alla segretaria del Pd, Elly Schlein. L'oggetto recita: “Lettera di referenza per candidatura di Giuseppe Conte”. Grillo si rivolge ironicamente alla segretaria Pd«perché ritengo che Giuseppe Conte (simpaticamente Oz) sia la persona giusta per guidare il Partito democratico o, se preferite, una delle sue correnti». È una stoccata che a sera provoca la replica del leader ed ex premier: «E io scriverei una lettera a Mario Draghi perché lo assuma per una consulenza», chiaro riferimento ai 300mila euro annui che il comico aveva preteso al “suo” Movimento. Conte ha dato dell’»arrogante» al fondatore, ricordando che però «il problema è politico», anche se «verrebbe da pensare a un problema personale di Grillo con me».

Il nuovo messaggio di Grillo è stato tutto sul registro dell’ironia politica: «Conte ha già portato risultati tangibili: ha trasferito milioni di voti dal Movimento 5 stelle al Pd, contribuendo in modo significativo al rafforzamento della vostra base elettorale. Conte è un maestro nel mantenere un equilibrio perfetto tra le diverse posizioni, evitando di prendere una posizione chiara senza prima consultare 3 sondaggi e 5 opinionisti. Questa sua abilità lo rende un leader ideale per un partito che vuole unire elettorati diversi senza rischiare di offendere nessuno. Conte - scrive ancora il fondatore dei 5 stelle - ha la straordinaria capacità di trasformare ogni sconfitta in un’opportunità di vittimismo, rimanendo sempre al centro della scena politica e incarnando il ruolo di ‘riferimento morale’, anche di fronte a risultati deludenti. Questa abilità lo rende un perfetto ambasciatore per un partito attento alle emozioni dei cittadini. Sarebbe ingiusto, inoltre, non menzionare la sua eccezionale abilità nel sopravvivere in contesti politici ostili, mantenendo l’armonia con la sola imposizione della sua parola. Conte non vede confini. Per lui ogni schieramento è una potenziale casa, purché sia ben arredata e con vista su tanti e interminabili mandati. E allora - scrive infine Grillo a Schlein - perché non fare del Pd la sua casa?».

E la lettera contiene anche un allegato, ovvero un grafico che, spiega Grillo, «mostra i risultati concreti da lui (Giuseppe Conte, ndr) già raggiunti per il vostro partito: milioni di voti travasati dal Movimento 5 Stelle al Pd. Vi chiedo di considerare la generosità e l'abnegazione di Conte verso di voi. Sono certo che porterà il suo stile unico, fatto di compromessi creativi, strategie e un tocco di teatralità istituzionale. È l'uomo giusto per il Partito democratico, pronto a dare al vostro progetto l'imprevedibilità che mancava».

Ma intanto non accenna a placarsi il confronto interno ai 5 stelle, anzi: i toni sono sempre più alti, tra chi vorrebbe mettere definitivamente Grillo alla porta e chi invece continua a difendere il comico genovese. Tra questi ultimi, continua a distinguersi l’ex ministro Danilo Toninelli, ora nel collegio dei probiviri dei M5s: «Il quorum lo raggiungeranno, ma il simbolo tornerà finalmente a Beppe».

© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: