L'impianto nucleare Itrec di Rotondella (Matera)
A Rotondella, in provincia di Matera, in un'indagine coordinata dalla Dda di Potenza i Carabinieri del Noe hanno effettuato in via d'urgenza il sequestro preventivo delle vasche di raccolta delle acque di falda e della condotta di scarico a mare dell'impianto Itrec della Sogin e dell'adiacente impianto "ex Magnox" in area Enea.
I reati ipotizzati sono inquinamento ambientale, falsità ideologica, smaltimento illecito di rifiuti e traffico illecito di rifiuti. L'indagine è partita dal grave stato di inquinamento ambientale causato da sostanze chimiche pericolose (cromo esavalente e tricloroetilene) che sono state rilevate nella falda acquifera sottostante il sito Enea/Sogin. Tali sostanze erano state utilizzate per il trattamento (cosiddetto riprocessamento) delle barre di uranio/torio collocate nel sito Itrec (impianto di trattamento e riclassificazione elementi combustibili nucleari).
Nell'indagine sarebbe stata accertata "una grave ed illecita attività di scarico a mare dell'acqua contaminata che non veniva in alcun modo trattata", è quanto si legge in una nota del procuratore distrettuale Francesco Curcio. Tali acque, attraverso una condotta, partivano dal sito e dopo alcuni chilometri si immettevano direttamente nel mare Jonio. Il provvedimento è stato disposto d'urgenza per evitare che possa aumentare il pericolo per la salute umana e per l'integrità dell'ambiente.
Il sequestro preventivo, comunque, non blocca le attività di "decommissionamento" del sito nucleare che possono proseguire mentre i responsabili dei siti sono obbligati ad adottare misure a tutela dell'ambiente e della salute pubblica che fino ad oggi non sarebbero state prese.