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Parole per chiarire. Per spazzare via i dubbi. Per rassicurare i cittadini. nella prossima manovra economica «sicuramente non ci saranno più tasse». Giancarlo Giorgetti vuole essere netto: «Non lo stiamo promettendo, lo stiamo facendo. Risponderemo con i fatti a una narrativa che racconta il contrario». Il ministro dell'Economia sceglie la festa del Foglio per puntellare la linea del governo. «In questi giorni c'è stato uno stillicidio di male interpretazioni... Aspettiamo martedì e poi sarà tutto più chiaro», dice spostando le lancette dell'orologio al 15 ottobre quando dovrebbe tenersi il Consiglio dei ministri per l'approvazione del Documento programmatico di bilancio. C'è una sola linea nel governo. C'è una sola manovra possibile. E le polemiche innescate dalle parole di Giorgetti che una decina di giorni fa parlò di «sacrifici necessari» per risollevare le sorti delle casse dello Stato? Tutto davvero chiarito? Il ministro dell'Economia oggi è netto. Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, lo difende: «Le parole del ministro Giorgetti sono state male interpretate. Non c'é nessuna ipotesi di nuove tasse. Anche perché ci siamo noi di Forza Italia al governo, sarebbe impossibile con noi aumentare la pressione fiscale».
Niente nuove tasse, ma servono soldi. E bisogna individuare le strade per averli. Tajani parla di «un'azione che punti a fare emergere il sommerso; è una parte della lotta all'evasione fiscale che deve essere condotta con grande fermezza perché porta soldi nelle casse dello Stato». Giorgetti mette sotto la lente le spese dei dicasteri e avverte i colleghi di governo: «Sacrificio vuol dire rinunciare a qualche programma a volte totalmente inutile... Per questo ho sollecitato i colleghi a fare proposte rispetto alle spese che sono da considerarsi inutili. Dopo di che se i colleghi non presenteranno proposte il ministro dell'Economia a cui tocca fare la parte del cattivo, farà la parte del cattivo». Un avvertimento che non può cadere nel vuoto. Anche perchè la manovra - spiega ancora Giorgetti - «dovrà agevolare le famiglie con figli perchè queste affrontano spese maggiori... Quello da cui bisogna partire è che chi ha figli in età giovane o scolare sostiene più spese. Queste spese meritano un trattamento migliore. Spero che martedì un segnale in questa direzione riusciremo a darlo». Poi un ultimo titolo: il «taglio del cuneo che tutti giudicavano impossibile o provvisorio diventerà strutturale».