giovedì 27 giugno 2024
Due addii nel movimento giovanile e scuola politica di Fratelli d'Italia dopo la bufera per gli attacchi alla senatrice Mieli. Il presidente del Senato, La Russa: «Parole inaccettabili»
Il terremoto in Gioventù Nazionale per le frasi antisemite imbarazza Fdi

ANSA

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Un terremoto. Dopo la prima scossa, la seconda provoca crolli. È il seguito dell’inchiesta di Fanpage su Gioventù nazionale, organizzazione giovanile e scuola politica di Fratelli d’Italia. Ancora discorsi razzisti, fascisti e antisemiti, perfino contro la senatrice di Fdi Ester Mieli. Se dopo la prima puntata Fdi aveva minimizzato, per bocca del ministro per i Rapporti col Parlamento, Luca Ciriani, ora arrivano le prime condanne per Gn. Dal presidente del Senato, Ignazio La Russa, e da Giovanni Donzelli, responsabile nazionale del movimento. E le dimissioni di due dirigenti di Gn: Flaminia Pace, responsabile del circolo Pinciano, ed Elisa Segnini, capo segreteria della deputata Ylenia Lucaselli. Dalle opposizioni un coro di condanna. In tanti chiedono a Giorgia Meloni di non continuare a tacere, molti che venga sciolta Gn, ai sensi della “legge Mancino”.

Dopo la prima puntata con saluti romani, inni al duce e «sieg heil», la seconda parte dell’inchiesta di "Fanpage" ha puntato sugli esponenti di spicco del movimento in contatto con i maggiorenti del partito. Così si scopre che Elisa Segnini ammette: «Non ho mai smesso di essere razzista e fascista». E promette: «Vado da Orban e gli dico che Ilaria Salis deve marcire in galera con i ratti che le mangiano i piedi». Poi ci sono militanti che augurano a Elly Schlein di «finire impalata», chi parla degli «ebrei che sono una razza» e «campano di rendita in virtù dell’Olocausto». Ilaria Partipilo, presidente di Gn a Bari, collaboratrice di Donzelli e vicina al sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, secondo Fanpage nelle sue chat con i militanti posta foto di Mussolini e Hitler, dice che «i down sono menomati», parla di un «negro» e di un «ebreo infame».

Frasi che stridono con l’accoglienza calorosa di Gn alla senatrice Ester Miel: l’ex portavoce della comunità ebraica di Roma, attuale vicepresidente della commissione Segre per il contrasto al razzismo , è bersaglio di parole antisemite. Flaminia Pace ride raccontando che «la cosa più bella è stata ieri, a prendersi per il c... per le svastiche e poi io che avevo fatto il comunicato stampa di solidarietà a Ester Mieli». «Come senatrice di Fdi non mi riconosco in quei comportamenti e in quelle parole - dichiara la Mieli - e non ritrovo la realtà che conosco di Fdi e Gn. Le presenze di elementi nostalgici piegati ad un passato riprovevole e criminale non mi appartengono» e sono «per me motivo di condanna e disapprovazione».

«La mia più sincera e affettuosa solidarietà alla senatrice Mieli, vittima di frasi inaccettabili da parte di alcuni militanti di Gn - dichiara La Russa -. Frasi che vanno contro i valori del nostro partito, fermamente radicati nei principi di democrazia, libertà e rispetto della dignità umana. Totale e ferma condanna verso ogni forma di razzismo e antisemitismo». Anche Donzelli non può non prendere le distanze: «Nessuno spazio in Fdi per razzisti, estremisti e antisemiti. Non sono accettabili, nonostante le modalità anch’esse inaccettabili con cui sono state carpite e divulgate, le frasi di militanti che usano un linguaggio incompatibile con i valori del nostro movimento politico». Manifestando «solidarietà» a Ester Mieli, dice che Fdi «interverrà con grande fermezza verso i responsabili».

«Non è possibile che ci sia spazio, nel partito che esprime il capo del governo italiano, per chi si richiama al duce, all’antisemitismo e al razzismo», attacca il presidente dei senatori Pd, Francesco Boccia. La richiesta di una condanna dalla premier arriva da tutta l’opposizione: «Il silenzio di Giorgia Meloni sui giovani di Fdi che trasudano antisemitismo e fascismo dice chiaramente che sapeva», rimarca Francesco Silvestri, capogruppo M5s alla Camera. Fanno lo stesso tanti nel Pd. Angelo Bonelli di Avs taglia corto: «Va applicata la “legge Mancino” e Gioventù nazionale va sciolta immediatamente».

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