Il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon - Ansa
«Io sono favorevole a prevedere strumenti per incentivare la contrattazione collettiva e aziendale per la sperimentazione della riduzione dell'orario lavorativo a parità di salario e a parità di produttività. Cosa, peraltro, già avvenuta in alcune aziende e per alcuni contratti». Lo ha detto il sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon interpellato dopo il suo intervento in aula su alcune mozioni sul precariato. Durigon, per conto del governo, aveva dato parere favorevole con riformulazione a un punto che trattava di questo tema del documento a prima firma di Arturo Scotto (Pd).
«Positiva l'apertura del governo sulla riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario. Noi abbiamo già depositato una proposta e siamo pronti a discuterne con le altre forze politiche». Lo dichiara la segretaria del Pd Elly Schlein.
Tuttavia non passa la mozione unitaria delle opposizioni in materia di lavoro in aula alla Camera che prevedeva, tra l'altro, l'impegno sul salario minimo legale. Il testo è stato bocciato con 156 no, 96 sì e 12 astenuti dopo che la minoranza ha rifiutato le riformulazioni proposte dal governo per poter dare un parere favorevole al testo. Il primo firmatario, lo stesso Scotto, ha parlato nel suo intervento di «blande riformulazioni che rimandano a valutazioni future. «Ho apprezzato la dichiarazione del sottosegretario Durigon - ha detto in un altro passaggio Scotto - sulla riduzione dell'orario di lavoro, ma non è qualcosa da valutare, ma da percorrere: noi vi chiediamo di votare ora per la riduzione dell'orario di lavoro a parità di salario. Una cosa avevamo chiesto: un decreto sulla sicurezza sul lavoro, avete messo tre articoli dentro a un decreto omnibus. Il salario minimo guai a nominarlo, ma la modernità non passa per la liberalizzazione dei contratti a termine, estensione dei voucher». Approvate solo la premessa e il comma riguardante il divario salariale di genere.