lunedì 9 settembre 2024
Alarm Phone su X: "Serve intervenire subito". Al largo di Lampedusa recuperate 7 vittime del naufragio di mercoledì scorso. In Tunisia smantellata banda di trafficanti di esseri umani
Un barcone è alla deriva al largo della Tunisia

Un barcone è alla deriva al largo della Tunisia - Ansa

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Un barcone con a bordo più di cento migranti rischia in queste ore il naufragio tra Sicilia e Tunisia. A denunciare l'emergenza è stato questa mattina Alarm Phone, che su X ha spiegato di essere "in contatto con un gruppo di circa 120 persone in difficoltà nel Mediterraneo centrale, al largo di Sfax, in Tunisia. La barca è alla deriva ed esposta a onde alte e forti venti". L'organizzazione ha invocato un intervento tempestivo: "Le persone temono per la propria vita! Le autorità sono informate e serve soccorso immediato".

L'allarme fa seguito alla difficile domenica vissuta a Lampedusa. La Guardia costiera ha recuperato sette cadaveri in mare nella serata di domenica. Tutti i corpi erano in avanzato stato di decomposizione, probabilmente si tratta delle vittime del naufragio avvenuto in acque libiche: a bordo del barcone, secondo quanto è stato ricostruito, c'erano 28 migranti diretti in Italia. I dispersi erano stati 21, tra cui tre bambini. Soltanto sette siriani erano riusciti a salvarsi. I cadaveri sono stati portati alla camera mortuaria del cimitero di Cala Pisana, la Procura di Agrigento è stata avvisata. Domenica è stata una giornata di arrivi: altri 60 migranti sono giunti a Lampedusa, dopo che i barchini sui quali viaggiavano sono stati agganciati da due motovedette dell'assetto Frontex. Sul primo, 22 bengalesi, siriani e sudanesi. Sul secondo, 38 bengalesi, siriani, marocchini ed egiziani. In tutto ono stati 4 gli approdi, per un totale di 134 persone. Anche i nuovi arrivati sono stati portati all'hotspot, dove sono alloggiati 251 ospiti.

Nel frattempo, in Tunisia, le forze di sicurezza hanno smantellato a Ben Arousm una rete di trafficanti di esseri umani, soprattutto di migranti dai Paesi subsahariani: l'operazione ha portato all'arresto si sei persone e al sequestro di cinque veicoli, ha reso noto in un comunicato la Direzione generale della Guardia nazionale. A Feriana, nel governatorato di Kasserine, sono stati arrestati due fratelli accusati di aver trasportato, ospitato e aiutato stranieri ad attraversare illegalmente il confine terrestre tunisino in cambio di denaro.
"Questa operazione è stata eseguita dopo aver ricevuto informazioni precise su una famiglia straniera composta da sette persone che si trovavano in un magazzino - spiegano gli investigatori -. L'auto utilizzata per questa operazione è stata sequestrata e sono state formulate accuse nei confronti dei due fratelli dopo il coordinamento con la Procura della Repubblica, che ne ha ordinato la detenzione".

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