
Il manifesto elettorale di Anna Luce D'Amico, la prima candidata sindaca virtuale d'Italia - .
L'articolo che segue è tratto dalla copertina del numero odierno dell'inserto di Avvenire per i bambini, “Popotus”.
Tra i candidati sindaco alle elezioni comunali di Taranto, che si terranno il 25 e il 26 maggio, c’è anche una politica creata con l’intelligenza artificiale. Ha un nome, Anna Luce D’Amico, il volto di una donna comune e un programma elettorale. Ma questa persona non esiste: il suo profilo è stato realizzato da due giornalisti che hanno voluto così stimolare una riflessione. «Taranto – spiegano gli ideatori – ha vissuto anni di promesse non mantenute, scelte sbagliate e amministrazioni poco efficaci. Anna Luce D’Amico è diversa: non ha legami con partiti, non fa promesse irrealizzabili e si concentra su soluzioni».
E se l’Ia – è la domanda in controluce – rispondesse davvero meglio e in modo più efficiente dei politici in carne e ossa ai problemi delle persone? Ci affideremmo a lei? Nel 2021 in un sondaggio metà dei cittadini europei aveva risposto di sì: avrebbe ridotto seggi al parlamento per farsi rappresentare dall’Ia. Ma l’idea è un’illusione: anche se sembra neutra, l’intelligenza artificiale è piena di pregiudizi e stereotipi e modella la propria opinione sulle più diffuse e popolari. Un metodo, per niente migliore di quello dei politici che vorrebbe sostituire.