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Quattro collegi universitari, un quotidiano nazionale, un confronto con esperti su tematiche di grande interesse. Sono gli ingredienti del progetto "Aprire la mente alla realtà e alla diversità" che vede coinvolte le realtà dei collegi "in campus" della sede di Milano dell’Università Cattolica e il quotidiano Avvenire.
Un progetto educativo, come lo sono le iniziative che vengono offerte e proposte agli universitari che risiedono nei collegi. Del resto queste strutture, pur offrendo un posto dove dormire e mangiare, sono a loro volta realtà educative con un programma di iniziative in grado di spaziare nei diversi campi scientifici e umanistici che si possono incontrare all’interno dei percorsi universitari. Il progetto nato dalla collaborazione dell’Università Cattolica e Avvenire, si inserisce a pieno titolo in questo filone.
Obiettivo dell’iniziativa è quello di promuovere tra i giovani non soltanto una lettura consapevole e partecipata del quotidiano cattolico, ma anche aiutare gli stessi ragazzi a informarsi attraverso fonti affidabili e approfondite, senza lasciare che il loro canale informativo passi esclusivamente attraverso i social. Nessuna demonizzazione del mondo social, visto che agli oltre 450 universitari che risiedono nei quattro collegi coinvolti, verrà attivato l’abbonamento digitale al quotidiano cattolico perché lo possano sfogliare e leggere in autonomia. Ma il progetto prevede anche un ulteriore passaggio.
Saranno infatti costituiti in seguito gruppi di lavoro all’interno dei quattro collegi milanesi (che sono l’Augustinianum, il Ludovicianum, il Marianum e il Paolo VI) facendo in modo che coordinandosi si possano scegliere quattro temi di maggior interesse da parte degli universitari e seguirli attraverso la lettura del quotidiano Avvenire. Scelti i temi inizierà una terza fase del progetto che vedrà la realizzazione di quattro eventi o dibattiti proprio sui temi individuati dai gruppi di lavoro. A questi incontri è prevista la partecipazione di giornalisti di Avvenire e di esponenti del panorama culturale coinvolti nei temi proposti.
Il progetto sarà presentato questo pomeriggio alle 18 nell’Aula Magna dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, alla presenza del prorettore vicario, Antonella Sciarrone Alibrandi, del direttore generale dell’ateneo, Paolo Nusiner, del direttore di Avvenire, Marco Tarquinio, della presidente della Fondazione Educatt, Elena Marta, e del professore Edoardo Grossule, che coordinerà il progetto.
E in questo incontro inaugurale il direttore di Avvenire, Tarquinio, parlerà agli universitari dei quattro collegi proprio sul «ruolo di Avvenire nel contesto mediatico e culturale nazionale». E sin dall’incontro di questo pomeriggio potrà iniziare un confronto diretto con il quotidiano cattolico, visto che gli universitari potranno confrontarsi con il direttore Tarquinio.
Come detto i quattro collegi "in campus" della sede milanese sono altrettanti fiori all’occhiello dell’attenzione che l’Università Cattolica ha sempre avuto nei confronti dei propri studenti. Il collegio Augustinianum è nato nel 1933 nel centro storico di Milano per completare e attuare il progetto formativo avviato da padre Agostino Gemelli con la creazione nel 1921 dell’Università Cattolica. Il Collegio Ludovicianum deve il suo nome a Ludovico Necchi, figura centrale nella storia dell’Università Cattolica, co-fondatore della stessa insieme ad Agostino Gemelli. Nato nel 1934 venne chiuso nel 1970 per essere riaperto nel 1992. Il Marianum nasce nel 1938 grazie alla volontà di Armida Barelli. Infine il Paolo VI nasce negli anni ’60 grazie alla volontà dell’omonimo Papa, su progetto di Gio Ponti.