Il vescovo Beniamino Pizziol
Il vescovo di Vicenza, Beniamino Pizziol, ha raccolto il grido preoccupato dei genitori della zona rossa dei Pfas. Ieri sera, nel teatro Verdi di Lonigo il pastore si è messo in ascolto, in un incontro pubblico, dei coordinamenti delle Mamme No Pfas, dopo aver seguito fin dall’inizio la vicenda. La contaminazione da Pfas, fatta eccezione per il Comune padovano di Montagnana, insiste su un’area che ricade proprio nel territorio della diocesi berica.
La sua presenza a Lonigo testimonia la vicinanza della Chiesa alle famiglie colpite da questa emergenza...
La Chiesa, anche in questa occasione, partecipa delle sofferenze, come anche delle gioie, di tutte le persone che vivono nel territorio diocesano. Partecipare a questo incontro è significato una piena condivisione di questa complicata situazione che tante madri e padri stanno vivendo in questa fase. Avevo avuto modo di incontrare diversi di questi genitori nelle visite pastorali ai vicariati di Lonigo e Montecchio Maggiore. Da vescovo esprimo tutta la mia solidarietà per questi genitori che si stanno impegnando in prima persona spinti anzitutto per la salute dei figli e dei figli dei loro figli.
Come può la diocesi sostenere concretamente le famiglie?
La diocesi segue attentamente il caso. Già nei mesi scorsi, un incontro analogo aveva visto presente il direttore dell’ufficio di pastorale sociale e del lavoro, don Matteo Pasinato. Nelle prossime settimane valuteremo se c’è qualcosa che come comunità parrocchiali siamo in grado di mettere in atto in favore di queste famiglie.
Proprio don Pasinato aveva sottolineato come la Chiesa non possa chiamarsi fuori in casi come questi...
La difesa dei beni comuni, di cui parla papa Benedetto XVI nella Caritas in Veritate, e l’ecologia integrale, architrave del magistero di papa Francesco, approfondita nell’enciclica Laudato si’, rappresentano due riferimenti imprescindibili. A Cologna Veneta, altro centro dell’emergenza Pfas in provincia di Verona ma vicentino di diocesi, proprio in queste settimane sta partendo una serie di incontri con al centro l’enciclica sulla custodia della “casa comune”. Una nuova occasione anche per tornare a confrontarsi su un tema che coinvolge personalmente anche molti membri delle comunità cristiane.