mercoledì 4 ottobre 2023
Da Zogno, all'imbocco della val Brembana, arriva l'aiuto per i ragazzi che decidono di iscriversi alle facoltà del capoluogo lombardo: prezzi calmierati per 60 appartamenti in città
La protesta degli studenti per il caro affitti davanti all'univerità Statale di Milano

La protesta degli studenti per il caro affitti davanti all'univerità Statale di Milano - ANSA

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C’è un capitale umano che sfida la bolla immobiliare. Dare casa ai giovani studenti a prezzi simbolici, consentendo anche a chi abita troppo lontano – in valle, ai piedi della montagna – di vivere e studiare in una grande città. Scorrono oltre sessanta chilometri di distanza tra Zogno, all'imbocco della val Brembana, e Milano: un'ora abbondante di auto, o quasi tre se si prova ad affrontare il viaggio sfidando il dedalo dei mezzi pubblici tra bus, treno e metro. Eppure, c'è l’impegno concreto della parrocchia di Zogno a renderla così vicina a Milano, anche per i giovani nati in valle: per contrastare il caro-affitti, da tempo la parrocchia ha messo a disposizione degli studenti fuori sede circa 60 appartamenti a Milano. Un'iniziativa praticata da anni, ma che oggi – in tempi di tende e di dibattito sulla residenzialità – è diventata ancor più preziosa. Gli appartamenti sono distribuiti tra due palazzi in via Alserio, sul perimetro del quartiere Isola, e sono il frutto di un lascito in favore della parrocchia che risale a ormai trent'anni fa. Altri tempi, quelli, quando il caro-affitti non era un problema di così stringente attualità.

Oggi, invece, l'iniziativa della parrocchia diventa un'oasi per gli universitari: il canone è di 250 euro al mese, decisamente al di sotto dei prezzi di mercato, e gli appartamenti sono stati destinati – attraverso una sorta di scala di priorità – agli studenti universitari originari di Zogno, del resto della val Brembana o del resto della Bergamasca; in ciascun appartamento vivono fino a tre giovani, sulla base della dimensione di ogni alloggio. «Quest’opportunità c’è da tanti anni e ha coinvolto diverse generazioni di giovani che dalla valle scelgono di studiare a Milano, dove è quasi impossibile arrivare con i mezzi pubblici – racconta don Simone Pelis, direttore dell’oratorio di Zogno -. Visto il periodo e il dibattito legato alle difficoltà nel trovar casa, il passaparola è aumentato ancor di più».

L’idea su cui lavorare, ora, è anche quella di rafforzare le relazioni umane: «Stiamo pensando ad alcune iniziative anche di tipo più pastorale – riflette il sacerdote -. Passare dal contesto di piccolo paese della valle alla metropoli può essere un po’ disorientante, e aggiungiamoci le ansie e le aspettative di chi comincia l’università. Stiamo ragionando a come supportare una presenza educativa. Qualche ragazzo resta legato alla parrocchia dando una mano al Cre (il centro ricreativo estivo, ndr) come coordinatore o nel Gruppo adolescenti come educatore. Ci piacerebbe offrire qualcosa in più, una sorta di accompagnamento». Mentre le quotazioni immobiliari volano alle stelle e gli affitti muovono i grandi capitali, c’è chi dice no alla speculazione: «Questa è una zona valutata tanto – riconosce don Pelis –. Ma noi siamo convinti della bontà della nostra iniziativa e del servizio che offriamo a prezzi calmierati: vogliamo continuare a garantire quest’opportunità per i giovani della valle».



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