Andreea Rabciuc - Ansa
Si aggrava la posizione di Simone Gresti, il fidanzato di Andreea Rabciuc, la 27enne scomparsa il 12 marzo 2022 a Montecarotto, in provincia di Ancona, dopo una serata trascorsa con amici e un litigio con il fidanzato. L'uomo era indagato dalla Procura di Ancona per sequestro di persona e spaccio di stupefacenti, ma ora, dopo la scoperta dei resti di un cadavere ( (che secondo gli inquirenti è quello della ragazza) ritrovato il 20 gennaio in un casolare nelle campagne di Castelplanio, è stata contestata anche l'accusa di omicidio volontario. Al legale dell'indagato, l'avvocato Emanuele Giuliani, è stato intanto notificato l'avviso di accertamento irripetibile sui resti: si tratta di un esame autoptico.
Secondo una delle ipotesi investigative, Andreea sarebbe stata uccisa e il suo corpo trasportato nel fabbricato lungo la strada Montecarottese al civico 26, in un periodo successivo ai primi giorni dopi la scomparsa, quando lo stesso immobile, un edificio fatiscente, era già stato controllato con i cani molecolari senza trovare nulla. Per avere la certezza ufficiale che il corpo sia quello di Andreea sarà necessario il test del Dna, ma una prima identificazione è avvenuta in base ai resti del vestiti e alla vicinanza con il luogo della scomparsa.
Restano però tanti gli aspetti da chiarire in una vicenda che è apparsa intricata sin dalle prime battute. Andreea, secondo il racconto Gresti, che ha precedenti per reati legati agli stupefacenti, e di due amici, si sarebbe allontanata da un appezzamento di terreno vicino al luogo dove è stato trovato il corpo, dopo una nottata trascorsa insieme in una roulotte. Durante la serata avrebbe avuto un lungo litigio con il fidanzato, avrebbe cercato di mettersi in contatto con altre persone e alla fine si sarebbe allontanata a piedi, lasciando al compagno il suo telefono cellulare. Da quel momento è scomparsa: dopo le prime ricerche, la Procura di Ancona ha aperto un'inchiesta il 12 aprile 2022, un mese dopo, e poi appelli della madre e degli amici - "chi sa parli" -, puntate di trasmissioni Tv dedicate al caso, ricerche e segnalazioni in tutta Italia, fino alla scoperta dei resti nel casolare, ai piedi di una scala interna, in locale cucina con il solaio sfondato. Difficile pensare che un cadavere sia sfuggito ai controlli, ma forse il corpo si trovava in una parte inagibile perché pericolante oppure era al piano di sopra, il cui solaio ha ceduto, facendolo precipitare al piano sottostate. Infine resta il punto interrogativo sulle cause del decesso: morte violenta, overdose o malore. Solo l'esame autoptico potrà dare risposte, forse, considerate le condizioni del corpo.
L'avvocato Emanuele Giuliani, che difende Gresti, e che oggi lo ha incontrato, prevedeva un possibile aggravamento della posizione del suo assistito. «Simone è choccato - ha raccontato all'ANSA -. Sperava in un esito diverso e si proclama estraneo ai fatti, come del resto ha sempre sostenuto. Ieri Giuliani ha partecipato agli accertamenti irripetibili condotti dalla scientifica nel casolare, oggi è tornato con la luce del giorno in quei luoghi e ha ricevuto la notifica che l'autopsia è stata fissata per dopodomani (mercoledì)». Esami autoptici che di fatto cominciano oggi pomeriggio quando all'istituto di Medicina legale dell'ospedale di Torrette ad Ancona sono in programma i prelievi per il test del Dna sui resti del corpo rivenuto.