mercoledì 24 gennaio 2018
Un incendio è divampato in serata alla Sacra di San Michele, antica abbazia monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller Il nome della Rosa.
In fiamme il tetto della Sacra di San Michele (foto da twitter)

In fiamme il tetto della Sacra di San Michele (foto da twitter)

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Un incendio è divampato nella serata di mercoledì alla Sacra di San Michele, antica abbazia monumento simbolo della Regione Piemonte e luogo che ha ispirato Umberto Eco per il best seller Il nome della Rosa.

Le fiamme stanno bruciando il tetto del monastero, ai piedi della chiesa, costruita tra il 983 e il 987; erano in corso lavori di ristrutturazione. Ancora da accertare le cause del rogo. Sul posto stanno operando otto squadre dei vigili del fuoco. Presenti anche la Croce Rossa e i carabinieri di Avigliana.

La Sacra di San Michele (Arcangelo), come è comunemente chiamata l'Abbazia di San Michele della Chiusa, è arroccata sulla vetta del monte Pirchiriano, all'imbocco della Val di Susa, a 40 chilometri da Torino. Appartiene alla diocesi di Susa ed in passato è stata luogo di transito per i pellegrini tra Italia e Francia. Vi abitano tre padri rosminiani, che sono stati allontanati.

Nel 1836 è stato affidato alla cura del giovane Antonio Rosmini e della congregazione da lui fondata, i padri rosminiani.

Nello stesso anno, il re Carlo Alberto di Savoia affidò loro in custodia le salme di 24 reali di casa Savoia, traslate dal duomo di Torino, ora tumulate in chiesa dentro pesanti sarcofagi di pietra. Tra i più noti, quelli di Margherita di Valois, figlia di Francesco I e moglie di Emanuele Filiberto, il duca bambino Francesco Giacinto di Savoia, l'intrigante madre di Vittorio Amedeo II, primo Re di Sardegna, Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours e il cardinale Maurizio di Savoia.Nel 2016 il museo del complesso monumentale abbaziale è stato visitato da oltre 100.000 persone.

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