mercoledì 15 maggio 2024
La giovane insegnante può quindi uscire dal carcere col braccialetto elettronico e dopo aver pagato una cauzione di 40mila euro al tribunale. Si apre la strada per il possibile rientro in Italia
La foto con la lettera di Ilaria Salis con l'autorizzazione a diffondere le proprie immagini in catene durante il processo a Budapest

La foto con la lettera di Ilaria Salis con l'autorizzazione a diffondere le proprie immagini in catene durante il processo a Budapest - Ansa

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Svolta nella vicenda di Ilaria Salis, l'insegnante italiana in carcere in Ungheria. È stato accolto dal tribunale di seconda istanza ungherese il ricorso presentato dai legali di Ilaria Salis che può quindi uscire dal carcere e andare ai domiciliari a Budapest. "Ilaria Salis avrà il braccialetto elettronico e prima della liberazione dovrà pagare una cauzione di 40mila euro al tribunale" spiega l'avvocato Mauro Straini che assieme al collega Eugenio Losco si occupa del caso della donna italiana detenuta a Budapest.

Il trasferimento agli arresti domiciliari apre la strada che agevola le tappe per il possibile rientro in Italia della 39enne. Le autorità italiane - si apprende da fonti di governo - potrebbero chiedere al dicastero ungherese - previa l'eventuale richiesta da parte dei legali di Salis - la necessaria documentazione e trasmettere il tutto all'autorità giudiziaria competente per il riconoscimento e l'esecuzione in Italia della misura applicata, secondo quanto prevede la legge quadro del Consiglio europeo del 2009, per il reciproco riconoscimento delle decisioni sulle "misure alternative alla detenzione cautelare". Sulla norma, però, ci sarebbe una giurisprudenza non univoca in quanto quella applicata a Salis non è una misura conseguente ad una condanna definitiva ma una misura cautelare.

Il padre: Ilaria entusiasta

"Ilaria è entusiasta di poter finalmente uscire dal carcere e noi siamo felicissimi di poterla finalmente riabbracciare" commenta Roberto Salis la decisione del tribunale ungherese di concedere i domiciliari a sua figlia Ilaria che, dopo oltre 15 mesi, potrà lasciare il carcere dove è detenuta con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. "Non è ancora fuori dal pozzo - ha aggiunto ma sarà sicuramente molto bello poterla riabbracciare dopo 15 mesi, anche se finché è in Ungheria io non mi sento del tutto tranquillo".

Il ministro Nordio: soddisfazione per la notizia

"Vorrei manifestare la mia soddisfazione per la notizia che abbiamo ricevuto sulla concessione degli arresti domiciliari a Ilaria Salis" dichiara il ministro della Giustizia Carlo Nordio prima di rispondere ad una domanda al question time alla Camera.

Il ricorso era stato presentato dai legali di Ilaria Salis contro la decisione del giudice Jozsef Sós che nell'ultima udienza del 28 marzo le aveva negato i domiciliari sia in Italia che in Ungheria. In appello, la richiesta è stata invece accolta e quindi la 39enne attivista milanese, candidata con Avs alle prossime Europee, potrà lasciare il carcere a Budapest dove si trova da oltre 15 mesi con l'accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra. Il provvedimento, che prevede il braccialetto elettronico, diventerà esecutivo non appena verrà pagata la cauzione prevista dal tribunale.

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