martedì 22 ottobre 2024
Secondo la Commissione del Consiglio d'Europa contro il razzismo e l'intolleranza (Ecri) la polizia italiana compie «profilazione razziale» nei confronti di rom e neri. Meloni: «Inaccettabile»
Mattarella «stupito» per la segnalazione di razzismo nelle forze dell'ordine

ANSA

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Non è certo una bella fotografia a colori quella scattata dalla Commissione del Consiglio d'Europa contro il razzismo e l’intolleranza (Ecri) nei confronti dell’Italia. È vero che l’organo indipendente del Consiglio d’Europa che monitora in materia di diritti umani è solito non risparmiare nessuno. E lo fa con tutti gli Stati membri, ogni cinque anni, elaborando suggerimenti e proposte per i governi.

Certo è che l’ultimo rapporto sul Belpaese è stato particolarmente indigesto. In particolare per quanto riguarda il capitolo relativo a “Razzismo e intolleranza all’interno delle forze dell’ordine”, riferite “verso la comunità Rom e le persone di origine africana”.

Il rapporto parla di “testimonianze di frequenti fermi e controlli basati sull’origine etnica”. Testimonianze che “sono confermate anche dai rapporti delle organizzazioni della società civile e di altri organismi di monitoraggio internazionali specializzati”. “Tuttavia – evidenzia Strasburgo – le autorità non raccolgono dati adeguatamente disaggregati sulle attività di fermo e di controllo della polizia, né sembrano essere consapevoli dell’entità del problema, e non considerano la profilazione razziale come una forma di potenziale razzismo istituzionale”.

Vengono poi citati una “serie di accuse di cattiva condotta della polizia nei confronti di persone appartenenti a minoranze etniche. Ad esempio, in uno studio condotto nel 2022 tra persone con esperienza di migrazione, in cui è stato chiesto agli intervistati in quale tipo di ufficio pubblico avessero subìto la maggior parte delle discriminazioni, i commissariati di polizia sono stati la risposta più comune (con il 45,8% degli intervistati che hanno subito discriminazioni). I migranti hanno riferito, ad esempio, il rifiuto dell’accettazione delle loro richieste di asilo senza un motivo, di avere subito la distruzione dei loro documenti, di aver subito abusi verbali durante le procedure negli uffici immigrazione dei commissariati di polizia e, in alcuni casi, di aver subito violenze da parte degli agenti di polizia”. “L’Ecri ha anche ricevuto segnalazioni di vari tipi di abusi da parte della polizia nei confronti dei Rom, compresi i bambini Rom, con insulti e violenze, anche durante le operazioni di polizia nei loro insediamenti».

Nelle sue conclusioni, l’organo di Strasburgo chiede quindi all’Italia uno studio completo e indipendente.

Immediate le reazioni di critica alle accuse di razzismo e discriminazione. Ma anche “stupore”, come quello del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che «ha telefonato al Capo della Polizia, prefetto Vittorio Pisani, esprimendogli lo stupore per le affermazioni contenute nel rapporto della Commissione contro il razzismo e l’intolleranza del Consiglio d’Europa e ribadendo stima e vicinanza alle forze di Polizia» fa sapere il Quirinale. Mentre la Presidente del Consiglio non ci sta ad accettare le accuse e commenta così sui social: «L’Ecri, organo del Consiglio d’Europa, accusa le forze di polizia italiane di razzismo? Le nostre Forze dell’Ordine sono composte da uomini e donne che, ogni giorno, lavorano con dedizione e abnegazione per garantire la sicurezza di tutti i cittadini, senza distinzioni. Meritano rispetto, non simili ingiurie».

Parla di «dichiarazioni assurde che offendono l’onore e la dignità di tutto il personale in divisa, fra i migliori del mondo, pur se fra i peggio trattatati d’Europa» Valter Mazzetti, Segretario generale Fsp Polizia di Stato.

Ma nel suo rapporto l’Ecri bacchetta l’Italia anche sui rom e in particolare sugli alloggi a loro destinati, inadatti. “Molti rom risiedono ancora in insediamenti spesso privi di servizi di base e situati nelle periferie delle città”, con accesso limitato ai trasporti pubblici - viene riportato nel testo -. Inoltre, nonostante le raccomandazioni dell’Ecri e di altri organismi internazionali, sono continuati gli sgomberi forzati di rom in violazione delle norme internazionali”. Ma vengono anche accesi i riflettori su alcuni esponenti politici italiani (senza tuttavia citare i nomi) e sul dibattito pubblico sempre più xenofobo. “Uno dei gruppi che negli ultimi anni è stato maggiormente bersaglio di discorsi politici negativi, sottolinea l’Ecri, è quello dei Rom. Vengono citati anche “esempi recenti di dichiarazioni razziste e Lgbti-fobiche fatte in un libro pubblicato nel 2023 da un generale delle forze armate italiane”. L’autore, che non viene citato (ma è riferibile al generale Roberto Vannacci, ndr) ha dichiarato che i gay “non sono normali”.

«Forze dell’ordine infangate da un ente inutile» attacca Salvini «cui l’Italia contribuisce con “48 milioni di euro” all’anno. «Io penso che quei 48 milioni di euro potrebbero essere investiti sui Pronto soccorso e sugli ospedali italiani». Anche per il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, «è inaccettabile che un’organizzazione internazionale - di cui non tutti hanno ancora ben compreso il ruolo - insulti donne e uomini che con dedizione ogni giorno mettono a rischio la loro vita per garantire la sicurezza dei cittadini». Solidarietà alle forze dell’ordine anche da Matteo Renzi (Italia Viva) mentre per Sandra Zampa (Pd), «i problemi che il rapporto Ecri indica sono seri e gravi» e chiede di « istituire una autorità indipendente sul tema del razzismo».


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