I ragazzi di PizzAut - .
È felice, la gioia di poter contare su di un lavoro fisso, a tempo indeterminato la si legge sul volto di Matteo Celeghin 24 anni, da oggi il pizzaiolo del primo ristorante PizzAut un locale moderno concepito per accogliere personale autistico con tutte le loro esigenze, che al suo interno vede impiegati nove giovani autistici su 12 dipendenti. La gran parte di loro può contare su contratti specifici previsti dalle leggi per l’inserimento e l’inclusione degli autistici. Per Matteo è il grande salto, con un lavoro che gli permette di realizzare il suo sogno. Nico Acampora, padre di un bambino autistico ha creato PizzAut, una realtà che in poco più di due anni, con la generosità di tanti amici, che può contare su due food truck e da oggi
su un primo ristorante pizzeria. Su quella che una volta era un’area della Gte di Cassina de’ Pecchi, in una posizione strategica della Padana Superiore, l’insegna PizzAut non passa inosservata. Un salone luminoso di 300 metri mq capace di ospitare (in tempi normali) anche 100 clienti, con una moderna cucina. Sul retro il giardino, oltre 400 mq di verde con spazi coperti. Matteo accompagnato da Nico orgoglioso dice: «Io sono il pizzaiolo, il mio sarà un futuro migliore, poter contare su di un lavoro è importante. Ho un po’ di paura, qui c’è molta gente da sfamare, tanto lavoro da fare. Potrò però formare una famiglia, coronare il mio sogno d’amore. Il primo stipendio lo metterò in banca, voglio comprare una casa». Intento negli ultimi preparativi c’è anche Enrico Celeghin, il papà di Matteo che dice: «Grazie a PizzAut, ad Acampora qui si realizza concretamente il progetto del 'dopo di noi', tanto sventolato ma raramente praticato. So che, al di la della mia esistenza, mio figlio potrà badare a se stesso, con un buon lavoro e stipendio ».
Nico Acampora 50 anni, assessore con le deleghe all’educazione al comune di Cernusco sul Naviglio ricorda che in Italia sono 600 mila le persone autistiche, tutte escluse dal mondo del lavoro. «Con PizzAut – dice Acampora – grazie alla partecipazione di Lions, di centinaia di aziende, di amici, del comune di Monza che due anni fa ci ha messo a disposizione le cucine della Villa Reale, dove ci siamo fatti conoscere con la 'pizza più buona della galassia conosciuta' i nostri ragazzi stanno vivendo la stupenda esperienza dell’inclusione».