Il presidente Mattarella ha battuto un colpo. A due mesi dal voto ha chiesto ai partiti «programmi realistici». Due parole, nulla di più. Ma il dibattito si è inevitabilmente acceso. Perché i cittadini sono stanchi di promesse elettorali. E perché chiedono, con sempre maggior forza, proposte concrete.
"Avvenire" ha deciso di interpellare i leader dei partiti che il 4 marzo chiederanno il voto agli italiani. A tutti abbiamo rivolto la stessa richiesta: «Scriveteci una vostra proposta su giovani e lavoro. Una proposta su cui volete davvero puntare».
La maggior parte dei leader lo ha fatto in prima persona, qualcuno ha deciso di delegare la risposta. Forza Italia, ad esempio, ha deciso di affidarla al capogruppo alla Camera, Renato Brunetta; il Pd, al responsabile del programma elettorale, l’economista Tommaso Nannicini.
Anche sulla richiesta di concentrarsi sul tema giovani/occupazione e di tentare di fermarsi su una sola proposta, ognuno si è mosso secondo la propria sensibilità. Qualcuno ha preferito variare su più temi paralleli. Alla fine, ciò che emerge in queste due pagine, però, offre al lettore-elettore indicazioni significative e chiavi di lettura utili da approfondire.
Ecco le idee di ciascuna forza politica: (clicca sul titoletto per leggerlo)
Salvini: Fornero da abolire. Negozi, più riposi festivi
Brunetta: i voucher e il ritorno alla legge Biagi
Meloni: la priorità resta un vero piano per la natalità
Parisi: Il lavoro si crea col lavoro, meno spesa pubblica
Fitto: assunzioni, sgravi stabili e stop a scelte killer
Di Maio: investimenti selettivi, poi piano abbatti-debito
Nannicini: sgravi, salario minimo legale, formazione
Grasso: più tutele, superare il Jobs act, pari salario
Lorenzin: più innovazione e meno tasse per i neo-assunti