Il rapper italo-tunisino, Ghali: «Ogni nave fa la differenza tra la vita e la morte» - Archivio Avvenire
"Bayna non è più solo il titolo di una mia canzone ma anche quello di una nuova barca di salvataggio". La parola araba Bayna che significa "vederci chiaro" è stata scelta da Ghali per l'imbarcazione che ha comprato e donato a Mediterranea Saving Humans per supportare le missioni di soccorso in mare che salvano vite alle persone migranti. Nel testo della canzone omonima già si sentiva il rapper italo tunisino parlare di Mediterraneo e del volto familiare di un estraneo, quello di un soccorritore, di un medico, di un volontario che tendeva la mano, pensando prima di tutto e soltanto a salvare una vita.
Ghali stesso su Instagram ha spiegato la decisione di acquistare e donare un'imbarcazione a Mediterranea. "Mi sono comprato una barca - aveva scritto in un primo post il rapper nato a Milano da genitori tunisini - Il rap è una musica che ha come centro la rivalsa che è un concetto prima individuale e poi collettivo. Per me questo è fare la cosa più rap che ci sia".
Sulla diaspora dei migranti da una sponda all'altra del Mediterraneo, Ghali ha spiegato ancora sui social: "Fin da bambino questo è un argomento sempre presente nella mia vita, amici, cari e parenti sono stati colpiti e traumatizzati da quello che succede ogni giorno nel Mediterraneo. Ogni anno muoiono centinaia di persone in mare, si stima che siano morte circa 850 persone solo dallo scorso Gennaio, e che circa 16mila siano stati illegalmente respinti in Libia. Questo è un tema di cui si parla poco nel nostro Paese, per questo ho deciso di sostenere Mediterranea, donando un'imbarcazione che permetterà al team di proseguire le missioni di soccorso nei prossimi mesi, perché ogni nave di salvataggio in più in mare può fare la differenza tra la vita e la morte per migliaia di donne, uomini e bambini in viaggio".
"Mi sembra assurdo - ha ripetuto l'artista - dover ripetere che salvare vite debba avvenire prima di qualsiasi scelta politica. Questo per me non è un sacrificio ma un privilegio. Quando abbiamo iniziato a fare rap non pensavamo di ricevere qualcosa in cambio, poi siete arrivati tutti voi e mi avete cambiato la vita. Per questo, da essere umano mi sento in obbligo di restituire qualcosa alla comunità. L'operazione
Bayna ha l'obiettivo di sostenere chi salva vite in mare e di fare luce su un argomento importante per il genere umano, il mio contributo è solo una scintilla e sono sicuro che insieme possiamo fare veramente la differenza. Vi chiedo quindi, se potete, di partecipare alla raccolta fondi donando quello che si può, non importa quanto, sarà comunque tanto", ha concluso Ghali.
Va ricordato che con la sua donazione Ghali ha dato il via alla raccolta fondi per l'acquisto di diverse imbarcazioni ausiliare che permetteranno alla nave Mare Jonio, con bandiera italiana, di rinnovare le certificazioni per poter proseguire le sue missioni di soccorso nei prossimi mesi. I fondi raccolti faranno sì che i soccorritori di Mediterranea potranno nel frattempo continuare ad operare nelle acque del canale di Sicilia.
Sui profili social di Ghali ha pubblicato anche il link per partecipare alla raccolta fondi che porta direttamente al sito di Mediterranea. Mentre la prima "rescue boat" acquistata con la donazione di Ghali sarà operativa entro agosto.
"Ringraziamo Ghali e tutte le persone che lavorano con lui - ha commentato Vanessa Guidi, presidente di Mediterranea, e già medica di bordo e capomissione a bordo della nave di Mediterranea Saving Humans, la Mare Jonio - Da oggi Ghali è membro a pieno titolo del nostro equipaggio".