Dal capo dello Stato Sergio Mattarella al premier Mario Draghi, dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen al primo ministro spagnolo Pedro Sachez, i vertici della politica italiana ed europea in cordoglio per i funerali del presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri, a Roma.
A celebrare le esequie il cardinale di Bologna, Matteo Zuppi, legato a Sassoli da una lunga amicizia maturata ai tempi del liceo: «Un uomo di parte e un uomo di tutti, perché la sua parte era quella della persona. Era un credente sereno, senza evitare i dubbi. Come deve essere, perché ogni cristiano è un'isola. Tanti lo consideravano uno di noi per quell'aria empatica, un po' per tutti era un compagno di classe, quello che tutti avremmo desiderato, che sicuramente ci avrebbe aiutato».
«Di David tutti portiamo nel cuore il suo sorriso, quasi timido. Qualcuno ha detto di non aver mai visto nessuno arrabbiato con David - continua Zuppi -. Ha accolto la malattia con dignità senza farla pesare, vivendo con la forza dei suoi ideali e con l'amore che tanto lo ha circondato». Il cardinale ricorda inoltre una poesia di padre David Maria Turoldo: «Niente e nessuno muore e tutto vive», prima di terminare con un saluto personale: «Buona strada David, il tuo sorriso ci ricordi sempre di ricercare la felicità e di costruire la speranza».
Il ricordo della famiglia
«Sarà dura, durissima, ma in questi anni ci hai dimostrato che niente è impossibile». Sono le parole commosse con le quali la moglie di Sassoli, Alessandra Vittorini, ha concluso un messaggio rivolto al marito al termine delle celebrazioni. «Ci siamo cercati e trovati sui banchi di scuola. In questo tempo lo stare insieme ha fatto i conti con altro e altrove. Ti abbiamo sempre diviso e condiviso con altri, famiglia e lavoro, famiglia e politica, famiglia e passioni. Altri luoghi e altri impegni con cui hai costruito con tenacia il tuo modo di essere, di fare, i tuoi valori. Noi siamo stati il tuo punto fermo ma dividerti e condividerti con altri ha prodotto questa cosa immensa a cui stiamo assistendo in queste ore, e che abbiamo visto nei fiori e nei biglietti trovati l'altro ieri attaccati al portone in strada».
La salma è stata accolta dal picchetto d'onore delle forze dell'ordine, il feretro avvolto nella bandiera dell'Unione europea. Fuori dalla basilica una folla silenziosa e commossa di qualche centinaio di persone ha seguito la celebrazione su un maxischermo.
Presenti in chiesa, assieme ai ministri del governo italiano, anche il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, e molti altri esponenti delle istituzioni italiane ed internazionali.
L'omaggio dell'Agesci
Presente ai funerali anche una nutrita rappresentanza dello scoutismo cattolico. I ragazzi dell'Agesci hanno fatto da chierichetti e letto alcune preghiere in omaggio all'antica militanza nell'associazione di Sassoli. L'Agesci ha ricordato il presidente dell'Europarlamento con un lungo post su Facebook, dedicato al «fratello scout scomparso».
David Sassoli sarà tumulato a Sutri, comune dove era già stato residente e a cui era molto affezionato. È stata una sua volontà quella di essere seppellito nel borgo della Tuscia. «Non lo vedremo più prendere il caffè nei bar della città, nè fare la spesa nei negozi, né parlare in strada e intrattenersi con i cittadini con i suoi modi gentili - avevano detto dal comune il giorno della sua morte - era amico di ognuno di noi, teneva al bene di Sutri, che aveva adottato come sua dimora. Sentiremo la sua mancanza». Di fronte al cimitero comunale, in attesa del feretro, ci sono le autorità politiche e militari del Viterbese, tra cui il vicesindaco di Sutri Lillo De Mauro, che in campagna elettorale aveva ricevuto l'endorsment dello stesso Sassoli.