Agenzia Sir
“Quando, recatomi sul posto della tragedia, ho visto il barcone che andava sempre più spappolandosi, ho pensato che il mare avrebbe presto spazzato il ricordo. Bisognava salvare qualcosa per preservare il ricordo e perché la strage non si ripeta”.
Così ha spiegato all'agenzia Sir don Francesco Loprete, sacerdote dell’arcidiocesi di Crotone-Santa Severina, che – con l’aiuto di un artista ha realizzato una particolare croce con i resti del barcone in cui si trovavano i migranti che hanno perso la vita a Cutro domenica scorsa.
“Nella quaresima meditiamo sulla Passione di Gesù. La croce che ho realizzato vuole ricordare il legno crudo su cui è stato posto un innocente, e anche qui si tratta del legno di un barcone di innocenti che pagano per un crimine che non hanno commesso”. Don Loprete spiega anche che sulla Croce è presente un pezzo di pezzo di legno che “richiama il braccio di Gesù appeso”.
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La Croce è stata benedetta e ora si trova nella parrocchia di Castella. Domenica verrà portata sul luogo della tragedia per la via Crucis e poi custodita nella parrocchia di Steccato di Cutro dopo una peregrinatio in Cattedrale e nelle parrocchie che ne hanno fatto richiesta.
Anche a Lampedusa, un falegname e non un prete, aveva realizzato e continua a farlo, croci e altri oggetti con il legno delle barche naufragate. Francesco Tuccio è un falegname di Lampedusa, ormai da anni conosciuto nel mondo, in quanto autore delle croci realizzate con il legno dei barconi naufragati sulle coste dell'isola, ma anche del pastorale e dei vasi liturgici utilizzati da Papa Francesco durante la celebrazione della Messa sull'isola nel luglio del 2013. Tra le sue creazioni, una Croce itinerante ideata insieme ad Arnaldo Mondadori, che sta facendo il giro del mondo tra musei, di Londra, Parigi, New York, chiese, scuole e carceri, luoghi sacri e profani, per portare testimonianza della sofferenza viva dei migranti sbarcati e di quelli morti nel mare intorno a Lampedusa. Nel 2015, una delle croci di Tuccio, è stata acquisita dal British Museum di Londra, ed è nota come "The Lampedusa cross". E ora c'è la croce di Crotone.