lunedì 7 ottobre 2024
E per difendere l'aggressore arrivano una sessantina di persone a colpire gli agenti di scorta, che devono sparare un colpo in aria
don Antonio Coluccia

don Antonio Coluccia - foto Pino Ciociola

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Un’altra aggressione. Don Antonio Coluccia, il prete che combatte contro la droga e per il riscatto delle periferie romane, ieri sera era al Quarticciolo per una passeggiata della legalità. Intorno alle 22 un uomo ha cercato d’aggredire il sacerdote con una bomboletta d'acciaio (probabilmente contenente elio).

Gliel’hanno impedito gli uomini della scorta, bloccandolo, mentre l’uomo urlava "Aiutateme, me stanno a carcera'" e sono arrivate una sessantina di persone: una avrebbe cercato di sguinzagliare un pitbull contro i poliziotti e almeno in sei hanno preso a calci gli agenti, due dei quali hanno riportato lesioni e sette giorni di prognosi.

L’autore dell’aggressione è riuscito a scappare, ma un 41enne è stato arrestato con l'accusa di resistenza aggravata per aver colpito un poliziotto. Dopo momenti così concitati che - ha riferito poi un agente della scorta in aula, all’udienza di convalida - "per mettere in sicurezza don Coluccia ho esploso un colpo d'arma da fuoco in aria, guadagnando terreno". E agli atti dell'inchiesta ci sono i video girati con la bodycam dagli agenti.

"Quel che è accaduto è di una gravità assoluta" - ha detto in aula il pm -, le forze dell'ordine sono state aggredite per aver 'invaso' un territorio in mano alla criminalità".

Il 41enne, portato di fronte al giudice del tribunale di Roma per l'udienza di convalida, ha respinto le accuse, dicendo d’essersi trovato nel trambusto mentre cercava i figli che non rispondevano al telefono, ma la sua versione non è stata giudicata credibile. Per lui, dopo la convalida, disposto l'obbligo di firma.

Infine, a don Coluccia è subito arrivata Solidarietà bipartisan.

“Desidero esprimergli tutta la mia personale vicinanza per l'ennesimo tentativo di aggressione subito al Quarticciolo. Sono certa che non si farà intimorire ma continuerà con ancora maggiore determinazione la sua opera volta a riportare speranza. Appena possibile, sarò con lui nelle sue consuete passeggiate della legalità nelle periferie più difficili di Roma. Don Coluccia sta rischiando la vita per tutti e noi saremo al suo fianco nel suo instancabile attivismo per la legalità", ha fatto sapere Luisa Regimenti, Assessore regionale al personale, alla Sicurezza urbana, agli Enti locali, alla Polizia locale e all'Università della Regione Lazio.

"Non passerelle ma opere pubbliche: solo così lo Stato e le Istituzioni, a tutti i livelli, possono far sentire davvero la propria presenza in quelle aree difficili della periferia di Roma e del Lazio”, ha detto la consigliera regionale Pd del Lazio, Eleonora Mattia, Vicepresidente della I Commissione Antimafia e Lotta alla Criminalità in Regione.

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