Matteo Salvini, in piedi, soddisfatto. Un po' meno i 5 stelle guidati da Di Maio (Ansa)
Via libera definitivo dell'Aula della Camera al decreto Sicurezza, già licenziato al Senato, che quindi diventa legge. I voti a favore sono 396, i voti contrari 99. Hanno votato a favore, oltre a M5s e Lega, anche FdI e Forza Italia. Al momento della proclamazione del voto, dai banchi della maggioranza, in particolare da quelli della Lega, è arrivato un boato di soddisfazione accompagnato da una ola e lungo applauso. Non hanno però applaudito gli onorevoli del M5s.
Quattordici deputati del M5S non hanno votato il decreto sicurezza nell'Aula della Camera e altri 22, tra cui Luigi Di Maio, risultano in missione. Nella Lega gli assenti sono 4. Tra gli assenti 5 stelle anche alcuni che avevano manifestato il proprio dissenso sul provvedimento, come Luigi Gallo, Veronica Giannone, Riccardo Ricciardi, Doriana Sarli e Gilda Sportiello.
Ovviamente esulta il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "Sono felice, è una giornata memorabile. Sono soddisfatto che sia rimasto qualche reduce di sinistra che pensa che l'immigrazione clandestina non sia un problema e che la sicurezza sia un tema di destra quando è un tema di tutti". E su Twitter annuncia: "Io non mi fermo".
Altrettanto ovviamente c'è anche chi non gioisce, anzi è preoccupato per le conseguenza pratiche che per molti operatori del sociale saranno un aumento delle clandestinità tra gli stranieri e un minore controllo dei richiedenti asilo, meno seguiti. Toccherà al volontariato, in buon parte cattolico, quindi sopperire ancora una volta alle carenze dello Stato.
La Caritas, ad esempio, che ha una presenza capillare su tutto il territorio nazionale, è preoccupata. “Nei territori stiamo registrando situazioni che destano un certo allarme. Le persone stanno uscendo dai centri senza nessuna prospettiva. C’è il rischio che cadano in una irregolarità profonda, cosa che incredibilmente voleva superare il decreto e per la quale invece probabilmente la soluzione sarà molto diversa”. Lo ha detto il responsabile delle politiche migratorie e la protezione internazionale della Caritas italiana, Oliviero Forti, intervistato dal Tg2000 (di Tv2000), commentando il decreto sicurezza approvato alla Camera.
Dure critiche anche da parte di Pax Christi: la redazione del mensile Mosaico di Pace scrive in una nota: "Da cittadini, siamo fortemente preoccupati per le conseguenze del decreto. E pensare che la Dichiarazione dei diritti umani celebra, tra pochi giorni, in questa triste atmosfera, il suo settantesimo compleanno!" E inoltre: "Niente protezione umanitaria, niente iscrizione anagrafica e quindi esclusione da ogni servizio pubblico collegato alla residenza, esclusione all’iscrizione al servizio sanitario nazionale, per la gran parte dei migranti presenti nel nostro paese: spieghiamo le ragioni del nostro dissenso e di quanto prevede la nuova legge in un articolo pubblicato nel numero di novembre di Mosaico di pace che si può leggere integralmente cliccando qui"
Guarda il video dell'intervista a Oliviero Forti a Tg2000:
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