De Michelis (a destra) con Bobo Craxi
È morto il deputato, e più volte ministro, Gianni De Michelis. Il politico, che sedette in parlamento tra le fila del Psi dal 1976 al 1993, aveva 78 anni ed era malato da tempo. Nato a Venezia il 26 novembre 1940, Gianni De Michelis si è laureato in Chimica industriale ed è stato docente universitario. Il suo percorso in politica inizia nel 1964 con l'elezione a consigliere comunale del capoluogo veneto e con il successivo incarico di assessore all'urbanistica. Nel 1969 diventa componente della direzione socialista e poi responsabile nazionale dell'organizzazione del partito. Più volte ministro, alle Partecipazioni statali nel secondo governo Cossiga e nel governo Forlani, riconfermato alla guida dello stesso dicastero nei governi Spadolini e nel V governo Fanfani. Diventa poi ministro del Lavoro e della previdenza sociale durante i due governi di Craxi. Nel governo De Mita ha il ruolo di vice presidente del Consiglio e ministro degli Affari esteri nel VI governo Andreotti nel 1989.
«Scompare con la morte di Gianni De Michelis uno dei protagonisti della attività di governo dell'ultima parte del Novecento - le parole con cui lo ricorda il capo dello Stato Sergio Mattarella - Intelligente e appassionato esponente della causa socialista ha segnato con la sua azione una significativa stagione della politica estera del nostro Paese, nella fase che faceva seguito al venir meno del contrasto est/ovest». Le sue intuizioni e il suo impegno sulla vicenda europea, dei Balcani, del Medio Oriente e del Mediterraneo, prosegue il presidente della Repubblica, «hanno consolidato il ruolo internazionale dell'Italia e contribuito
alla causa della pace e della cooperazione internazionale».
Il primo dei colleghi di partito ad esprimere il suo cordoglio alla famiglia De Michelis è stato proprio Bobo Craxi, figlio di Bettino Craxi. «Un eccellente uomo politico e uomo di Stato, un socialista coerente. Per me è un grande dolore la sua scomparsa», dice, aggiungendo che considerava Gianni De Michelis «uno degli uomini più intelligenti della Prima Repubblica, aveva una lungimiranza nella lettura delle vicende politiche, in particolare di natura internazionale. È stato, nella vicenda tragica che ha coinvolto il Psi, uno degli uomini più vicini a mio padre». Anche la sorella Stefania Craxi, oggi senatrice di Forza Italia, ha voluto ricordare la figura del politico socialista appena scomparso, sottolineando che Gianni de Michelis, «genio e sregolatezza, visionario lucido con lo sguardo sempre proteso oltre il confine, è stato innanzitutto un socialista generoso e coraggioso che ha saputo attraversare anche le stagioni più infami e buie della storia socialista e del paese con la schiena dritta, senza abiure, difendendo sempre il ruolo ed il primato della politica». In più, aggiunge, è stato «un grande uomo di governo ed un compagno leale di mio padre, nella buona e nella cattiva sorte, a cui non fece mai mancare la sua vicinanza negli anni dell'esilio tunisino».