lunedì 24 giugno 2024
Nasce a Milano la Fondazione che punta a stringere alleanze virtuose tra sistema d'istruzione e mondo produttivo e imprenditoriale. Obiettivo: raccogliere 50 milioni entro il 2029
Un momento della presentazione della Fondazione per la scuola italiana

Un momento della presentazione della Fondazione per la scuola italiana

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«Costruire una scuola che dia ad ogni alunno la possibilità di crescere con le conoscenze e le competenze che gli consentano di vivere la propria vita in linea con le proprie inclinazioni ed aspirazioni». Questo l'obiettivo della Fondazione per la scuola italiana, illustrato dal presidente Stefano Simontacchi, nel corso della presentazione dell'iniziativa, alla Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Il nuovo ente non profit, interamente finanziato da privati, è promosso dalle sinergie e dai contributi di UniCredit, Banco Bpm, Enel Italia spa, Leonardo spa e Autostrade per l'Italia, in qualità di sovvenzionatore e ha presentato la propria attività alla presenza del ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara. Con cui la Fondazione ha sottoscritto un Protocollo di Intesa.

L'obiettivo della Fondazione - che opererà per recepire le esigenze dei territori e ottimizzare la distribuzione delle risorse, attraverso progetti e bandi nazionali - è raccogliere 10 milioni di euro nel primo anno di attività arrivando a 50 milioni entro il 2029. Risorse che, in accordo con il Ministero, andranno a supporto delle scuole italiane, consolidando così il dialogo virtuoso tra pubblico e privato, in particolare nei settori produttivi in cui più forte è il fabbisogno non soddisfatto di competenze professionali. Secondo l'osservatorio Excelsior di Unioncamere, oltre il 40% delle figure professinali ricercate dalle aziende è di difficile reperimento e questo genera un danno al sistema produttivo nazionale di circa 38 miliardi di euro.

«Nei Paesi Ocse - ha ricordato il ministro Valditara - la media degli investimenti privati nella scuola rappresenta il 2% dell'investimento complessivo nel settore. In Italia è soltanto lo 0,5%. È, dunque, importante incoraggiare anche gli investimenti del mondo dell'imprenditoria e della finanza per contribuire a supportare, in sintonia con le istituzioni pubbliche, il sistema scolastico rendendolo sempre più competitivo». Di «sostegno concreto alle istituzioni scolastiche italiane», ha parlato il presidente della Fondazione Simontacchi, mentre il Ceo di UniCredit Group, Andrea Orcel, ha sottolineato l'obiettivo di «ridurre il divario educativo e incrementare gli investimenti privati nell'istruzione, essenziali per la crescita e il progresso del Paese».

Per il presidente di Banco Bpm, Massimo Tononi, la Fondazione ha lo scopo di «valorizzare l'eccellenza e ampliare le opportunità a favore di giovani e aziende», mentre il direttore Italia di Enel, Nicola Lanzetta, ha sottollineato l'importanza di «formare nuove competenze» e l'amministratore delegato e direttore generale di Leonardo, Roberto Congolani, ha ribadito l'importanza della «valorizzazione delle discipline Stem». «Dobbiamo dare la possibilità ai giovani di costruirsi un futuro», ha concluso Roberto Tomasi, amministratratore delegato di Autostrade per l'Italia.

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