Ansa
Sono 22.409 i positivi al test del coronavirus in Italia nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 19.749. Le vittime sono state 332, ieri erano state 376.
In totale sono stati effettuati 361.040 tamponi molecolari e antigenici per il coronavirus nelle ultime 24 ore
in Italia, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri i test erano stati 345.336. Il tasso di positività (rapporto positivi/test) odierno è del 6,2%, ieri era stato del 5,7%, quindi oggi in aumento dello 0,5%.
Terapie intensive sotto pressione
Reparti di terapia intensiva sotto pressione in tutta Italia. Se finora alcune Regioni superavano la soglia critica (fissata al 30% dal ministero della Salute) per l'occupazione dei posti letto da parte di pazienti Covid nelle rianimazioni, ma la media nazionale restava ancora sotto questa percentuale, ora - secondo gli ultimi dati dell'Agenzia per i servizi sanitari (Agenas) aggiornati a ieri sera - la percentuale è salita al 31%. Nel dettaglio, sono 11 le Regioni e Province autonome che 'sforano' oltremodo il livello critico: a partire dal Molise che negli ultimi giorni ha visto impennare al percentuale di occupazione posti Covid al 67%, seguito dall'Umbria (57%) e dalla Provincia autonoma di Trento (54%). E ancora, oltre soglia: Marche (44%), Lombardia (43%), Abruzzo (41%), Emilia Romagna (40%), Provincia Autonoma di Bolzano (39%), Friuli Venezia Giulia (34%), Piemonte e Toscana al 36%. Appena sotto soglia la Puglia (29%), Lazio e Liguria al 28%.
Per quanto riguarda l'occupazione dei pazienti Covid nei reparti di area non critica, cioè malattie infettive, pneumologia e medicina generale, la percentuale media nazionale è al 35%, in costante salita negli ultimi giorni anche se ancora sotto la soglia critica fissata, questa, al 40%. Sono 7 le Regioni che la superano: Umbria (51%), Marche (54%), Emilia Romagna (47%), Lombardia (46%), Molise e Abruzzo (45%).
Scende l'età media dei pazienti in rianimazione: "Vediamo sempre meno malati gravi tra gli over 80, e sempre più persone in età lavorativa, tra i 50 e i 60 anni. Da due mesi l'età media dei pazienti in terapia intensiva sta scendendo, era a 72 anni e oggi è a meno di 60' ha detto all'agenzia Agi Alessandro Vergallo, presidente dell'associazione dei rianimatori ospedalieri Aaroi-Emac.
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Ripresi i trasferimenti dei pazienti con la Cross
Dal 18 febbraio sono ripresi i trasferimenti dei pazienti in terapia intensiva con la Cross, la Centrale remota di soccorso sanitario che era già stata attivata dal Dipartimento della Protezione Civile a marzo scorso per spostare in altre regioni i malati di Covid da quelle rianimazioni che erano sotto stress. Ad oggi sono stati trasferiti complessivamente 14 pazienti: 11 dal Molise, due dall'Umbria e uno dalle Marche che sono stati spostati in ospedali di Lazio, Toscana, Emilia Romagna, Campania e Puglia.
Vaccini, somministrate 5,78 milioni di dosi (l'80%)
Sono 5.782.615 le dosi di vaccino contro il Covid-19 finora somministrate in Italia, l'80,2% del totale di quelle consegnate: 7.207.990 (nello specifico, 5.202.990 Pfizer/BioNTech, 493.000 Moderna e 1.512.000 AstraZeneca).
La somministrazione ha riguardato 3.540.072 donne e 2.242.543 uomini. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi sono 1.747.516. È quanto si legge nel report online del commissario straordinario per l'emergenza sanitaria aggiornato alle 06.01 di oggi. Nel dettaglio, le dosi sono state somministrate a 2.586.684 operatori sanitari, 950.850 unità di personale non sanitario, 450.396 ospiti di strutture residenziali, 1.188.575 over 80, 146.463 unità delle forze armate e 459.647 unità di personale scolastico.
E da venerdì 12 marzo sarà attivo a Milano il primo drive through della Difesa allestito per le vaccinazioni. Si tratta del più grande hub vaccinale d'Italia messo a disposizione dalle Forze Armate. Nella struttura situata al parco Trenno, dove al momento si effettuano già centinaia di tamponi ogni giorno, è prevista per ora una prima 'linea' dedicata alle somministrazioni del siero.
Sui vaccini, ha osservato il presidente della Fondazione Gimbe Nino Cartabellotta, "ci sono tre ordini di problemi: le forniture, la rapidità di somministrazione e le categorie a cui sono state somministrate le dosi. Secondo il piano vaccinale, nel primo trimestre dovremmo ricevere 15 milioni e 700mila dosi. Siamo al 10 marzo e formalmente ne risultano consegnate poco meno del 50%".
Carceri, vaccinazioni per personale e detenuti
Sono già 1.005 i detenuti finora vaccinati contro il Covid. A fornire l'ultimo dato aggiornato è stato il capo del Dap Bernardo Petralia, in audizione davanti alla Commissione parlamentare Antimafia. Petralia ha parlato inoltre di 5.400 persone - tra agenti penitenziari e personale dell'amministrazione penitenziaria - "avviati alla vaccinazione".
Dai dati più aggiornati, ha riferito il capo del Dap, i detenuti positivi al Covid sono 467, mentre tra gli agenti penitenziari i casi attuali di contagiati sono 622. Il picco massimo di contagi tra i detenuti si è registrato il
13 dicembre scorso, quando i numeri avevano raggiunto quota 1.088.
"Stretta" sulle misure, alle 17 riunione a Palazzo Chigi
È stata convocata per le 17 a Palazzo Chigi la cabina di regia del Governo, che si riunirà per valutare le ulteriori misure anti-Covid da mettere in campo alla luce delle ultime indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico, che ha raccomandato una nuova stretta, già dal prossimo weekend, per frenare la diffusione del virus sospinta dalle varianti. Le valutazioni saranno poi portate all'attenzione delle Regioni per una condivisione.